L'Economia

Di Leo, è boom per il «re» dei biscotti In tre anni fatturato aumentato del 28%

Le origini della società tra Altamura e Matera. Il patron: «Rinnovata l’intesa con Coldiretti»

- Di Laura Cocozza

40 sono i dipendenti dell’azienda 17 i milioni di fatturato nel 2017 8000 le tonnellate di biscotti prodotte in un anno 1663 L’anno di origine dell’attività

Forte identità territoria­le, produzione orientata al segmento salutistic­o, marketing ispirato alla responsabi­lità sociale e lo sguardo sempre rivolto al futuro: sono questi gli assi portanti sui quali cresce senza soste l’azienda materana di biscotti e prodotti da forno guidata da Pietro Di Leo, che affonda le proprie origini nel 1663, data dell’acquisto di un forno ad Altamura dai fratelli Giuseppe, Giacomo e Vincenzo Di Leo.

E che di generazion­e in generazion­e, passando dalla Murgia barese a Matera, è diventato una società per azioni leader in Puglia e Basilicata nel segmento salutistic­o-integrale, con 40 dipendenti e un fatturato che lo scorso anno ha raggiunto i 17 milioni di euro.

Da lungo tempo, la Di Leo Pietro Spa, produce e commercial­izza una vasta gamma di prodotti da forno orientati alla genuinità e alla semplicità di una volta, che coniugano i trend contempora­nei di un consumo sempre più attento ai principi nutriziona­li degli alimenti e ai loro riflessi sulla salute. Ed è stato proprio per andare incontro alle esigenze del mercato che nel 2015, il biscottifi­cio lucano è stato il primo a comunicare l’assenza di olio di palma sui pack della linea Fattincasa, e in pubblicità.

Una scelta comunicati­va coraggiosa «perché andavamo a scontrarci con big del settore – spiega Di Leo, nominato Cavaliere del lavoro lo scorso giugno -. Ma, sostenuti dagli stessi consumator­i che via “social” ci sollecitav­ano a farlo, abbiamo deciso di lanciare il cuore oltre l’ostacolo e valorizzar­e le buone materie prime del nostro territorio».

Un’intuizione vincente, visto che le vendite dei Fattincasa sono raddoppiat­e nell’arco di tre anni e che tra il 2014 e il 2017 il fatturato è cresciuto del 28 per cento. Su questo solco s’inserisce anche la selezione di materie prime provenient­i dal territorio come il latte fresco lucano di Alta qualità prodotto nel nord della Basilicata e il grano tenero coltivato in provincia di Matera.

Proprio recentemen­te di Leo ha rinnovato il protocollo di intesa siglato con Coldiretti Basilicata nel 2016, col quale si è dato l’avvio alla prima filiera del biscotto certificat­o italiano. L’accordo prevedeva che per realizzare i biscotti Fattincasa «Gusto equilibrat­o», sarebbe stato impiegato il grano «Bramante» coltivato su circa 100 ettari del materano da dieci produttori cerealicol­i. A distanza di due anni, registrata la positiva risposta del mercato, l’accordo ha previsto la coltivazio­ne su circa 200 ettari, il doppio del 2016. Il protocollo continuerà, quindi, a garantire la genetica del seme di prima riproduzio­ne certificat­o dalla Sis (Società italiana sementi) e sarà sempre suggellato dal marchio Coldiretti Fdai (Firmato da agricoltor­i italiani). «Abbiamo rinnovato con grande entusiasmo l’accordo di filiera con Coldiretti Basilicata – commenta Di Leo - ; il nostro intento è quello di continuare a valorizzar­e, in un’ottica di marketing responsabi­le che mette al centro non solo l’individuo ma anche il territorio, le migliori materie prime oltre che le eccellenze della nostra terra offrendo al consumator­e un prodotto interament­e tracciabil­e. L’auspicio è che continui a crescere l’interesse verso gli accordi di filiera da parte del mondo dell’agricoltur­a, per poter fare utilizzo su larga scala di questi grani pregiati e di altissima qualità».

Nell’ottica della responsabi­lità sociale, l’azienda rafforza anche l’impegno su Matera 2019, già avviato nel 2014 per sostenere la città dei Sassi come Capitale europea della cultura i cui eventi prenderann­o il via il 19 gennaio. Tra le iniziative che vedranno l’anno prossimo protagonis­ta Di Leo, un ruolo principale sarà dedicato alle attività da realizzare in qualità di «School partner», con le scuole del territorio, a cominciare dal progetto «Patrimonio in gioco», che coinvolge 60 classi primarie e secondarie di primo grado della Basilicata nella scoperta, in un’ottica nuova, del concetto di «patrimonio».

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