L'Economia

Modigliani-léger il derby di Londra

A Londra le major propongono anche Picasso, Mirò e un Monet con le ricercatis­sime Ninfee

- Di Paolo Manazza

Il cielo di Londra è invaso dalle stelle dell’arte. Chi vincerà questa volta la guerra dei rilanci milionari tra Monet, Modigliani, Picasso e Léger? Le tradiziona­li aste di giugno, all’ombra del Big Ben, uniscono gli appetiti di collezioni­sti e investitor­i internazio­nali, incuranti delle tensioni politiche sul post Theresa May.

Il mercato dell’arte sembra essere così globalment­e diffuso, da considerar­e ogni luogo come un mero pretesto fisico per riuscire ad acquistare un capolavoro. Mercoledì prossimo Sotheby’s, nell’asta serale, propone un olio di Monet del 1908 (92 x 89 centimetri) con i suoi iconici fiori acquatici, stimato 2535 milioni di sterline. Le serie delle Ninfee e dei Covoni, sono quelle in grado di accendere il barometro dei record. Poche settimane fa a New York un Covone del padre dell’impression­ismo è passato di mano a 110,7 milioni di dollari. Stabilendo il top price dell’artista e di qualsiasi opera impression­ista venduta in asta. Logico pensare come prudenzial­e persino la stima iperbolica di questa Nymphéas. Acquisito nel 1932, il dipinto è rimasto per decenni un tesoro nascosto nella stessa collezione di famiglia. Al suo fianco Sotheby’s sfodera un ritratto di Amedeo Modigliani del 1918, Jeune homme assis, les mains croisées sur les genoux.

Archetipi

Helena Newman (Worldwide head Sotheby’s impression­ist & modern) sostiene che «il ritratto di Modigliani d’un giovane senza nome unisce il personale e l’archetipo». Questo lavoro fu comprato direttamen­te dal mercante dell’artista Léopold Zborowski nel 1927 e da allora è rimasto nella stessa collezione. Per decenni fu pubblicato solo come immagine in bianco e nero. I ritratti di giovani senza identità di Modì sono rari. È stimato 16-24 milioni di pound. Tra gli altri capolavori in asta, si segnalano le creature giocose che animano Peinture (L’air), del 1938, di Joan Miró, una visione dello stato d’animo dell’artista durante il suo esilio in Francia offerta a 10-15 milioni. Homme à la pipe di Pablo Picasso che quota 5,5-7,5 milioni. Un paesaggio urbano di Camille Pissarro, Boulevard Montmartre, fin de journée, 3,5-5 milioni. Henri Matisse con Vase d’anémones, del 1946, 4-6 milioni. E René Magritte con La magie noire del 1946 offerta a 2,5-3,5 milioni. Anche il catalogo Christie’s propone delle chicche. La Evening Sale si batterà domani. Femme dans un fauteuil del 1913 di Fernand Léger (stima a richiesta, intorno ai 25 milioni) e L’homme et femme di Picasso (1968, 10-15 milioni) guideranno l’asta, offrendo entrambi visioni radicali della forma femminile. I corpi intrecciat­i degli amanti del pittore spagnolo sono stati dipinti in un solo giorno. Il gruppo di lavori noto come Contrastes des formes, creato tra il 1912 e il 1914, vede Léger raggiunger­e una nuova e inedita forma di astrazione. Andando oltre i cubisti e i futuristi dell’epoca. Femme dans un fauteuil è uno d’un piccolo gruppo di cinque opere meta-figurative del 1913 che rappresent­a una figura femminile seduta. Tre di queste si trovano a Parigi, al Musée d’art Moderne, a Basilea (Fondazione Beyeler) e Hannover, Sprengel Museum. Nel 2017 un altro dipinto di questa serie sempre del 1913 fu venduto da Christie’s a New York a 70 milioni di dollari, realizzand­o il record d’asta per l’artista. Vedremo se ora potrà essere superato.

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Capolavori Jeune homme assis, les mains croisées sur les genoux di Amedeo Modigliani, da Sotheby’s il 19, 16-24 milioni di pound. In alto, Fernand Léger, Femme dans un fauteuil , da Christie’s il 18 (25 milioni)
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