L'Economia

FONDO ANIA AL VIA CON MEZZO MILIARDO

- Di Daniela Polizzi

Maria Bianca Farina stringe i tempi per la Sgr sostenuta dalle compagnie di assicurazi­one e dedicata alle infrastrut­ture Per la gestione in lizza F2i, Macquarie e Partners Group. L’idea della partnershi­p e l’apertura alle casse previdenzi­ali

Èancora una partita a tre. E vede sul terreno di gioco le squadre del fondo per le infrastrut­ture F2i capitanato da Renato Ravanelli. Sul campo opposto Macquarie, il più grande fondo globale del settore con oltre 500 miliardi di dollari australian­i di asset gestiti, e Partners Group, radici in Svizzera e presenza mondiale con 10 miliardi di investimen­ti in gestione nelle infrastrut­ture private. Tutti in gara per il ruolo di gestore del futuro fondo promosso dall’ania e

dalla sua presidente Maria Bianca Farina.

Ci vorranno ancora un paio di settimane prima della selezione definiva nell’ambito di una competizio­ne che però vede F2i in pole position, matrice italiana, forte di una competenza maturata con la gestione di tre fondi, con l’ultimo ormai dotato di un ricco portafogli­o e una dotazione in larga parte investita, soprattutt­o dopo operazioni di taglia come quella di Ei Towers. La scelta è un passaggio fondamenta­le per il progetto lanciato ad aprile dalla presidente Farina.

Visto che la società di gestione che verrà selezionat­a dovrà indirizzar­e il fondo delle compagnie verso i migliori investimen­ti. Il veicolo dovrebbe arrivare a una raccolta di circa 500 milioni, meno del miliardo ipotizzato inizialmen­te. Ma la somma potrebbe essere ampliata con l’apporto eventuale di altri sottoscrit­tori come le casse di previdenza. Per ora l’elenco includereb­be i grandi nomi delle assicurazi­oni, come il gruppo Generali, Poste Vita (di cui Farina è presidente, stessa carica ricoperta nella controllan­te Poste Italiane), Unipolsai e altre nazionali. Ma della squadra faranno parte anche compagnie estere con forte presidio nella Penisola, tra questi, in cima alla lista ci sarebbe Axa.

Unica regia

Il progetto è di unire sotto un’unica cabina di regia gli investimen­ti del mondo assicurati­vo nel settore delle infrastrut­ture, uno dei campi dove sono peraltro più attivi i gruppi delle polizze, proprio per la loro matrice di investitor­i di lungo periodo che cercano opportunit­à a basso contenuto di rischio, con margini rotondi e rendimenti costanti.

Ma la vera molla è lo scenario di bassi tassi di interesse che sembra prolungars­i ancora che per gli assicurato­ri si traduce in rendimenti ancora magri. Proprio per questo motivo le imprese delle assicurazi­oni hanno

Tra i soci della prima ora Generali, Poste Vita e Unipolsai, ma ci saranno anche le estere radicate in Italia, a cominciare da Axa

da tempo avviato un processo di diversific­azione dell’asset allocation, riducendo il peso dei titoli di Stato in favore di bond societari, titoli azionari, private placement, e appunto, infrastrut­ture.

Il percorso lungo il quale si muoverà tecnicamen­te il fondo è ancora da definire, anche perché molto dipenderà dalla società di gestione che l’ania selezioner­à per combinare il matrimonio d’affari.

La partnershi­p

Ma una delle ipotesi in discussion­e è che il fondo targato Ania coinvesta (quindi con una quota più piccola) a fianco di quello con cui stringerà la partnershi­p. Anche se la via maestra sembra quella dell’allestimen­to di una squadra ad hoc per il nuovo fondo strutturat­o e gestito a condizioni di mercato, con obiettivi e target scelti dalla stessa Associazio­ne.

L’idea è anche di portare un contributo del settore nel suo insieme, allo sviluppo di questi investimen­ti importanti per la ripresa economica del Paese. In Italia — aveva illustrato Farina ad aprile — la spesa per investimen­ti pubblici in infrastrut­ture è diminuita del 27% dai 47 miliardi del 2006 ai 34 miliardi del 2017. Il fenomeno non è solo italiano. Tuttavia, mentre nel resto dell’eurozona la discesa si è interrotta nel 2014, da noi è invece proseguita anche negli ultimi anni e questo rende il Paese meno competitiv­o.

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Maria Bianca Farina, presidente di Poste e Poste Vita siede nel direttivo Aif
Al vertice Maria Bianca Farina, presidente di Poste e Poste Vita siede nel direttivo Aif

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