Stadi e business, a lezione nella casa dell’udinese
Al via il corso di Cattolica e Icrim
Sarebbe stato molto costoso. E, visti i tempi stretti, complicato dal punto di vista organizzativo. Ma soprattutto non sarebbe stato semplice spiegargli il motivo della scelta: eppure Francesco Totti sarebbe stato il perfetto testimonial pubblicitario per la prima «Summer School in Football Stadia Management», che si apre oggi a Udine. Una settimana di corsi che l’università Cattolica e l’icrim (l’international Center of Research in Management, il centro di ricerca dell’ateneo che ha avviato un Osservatorio sul management dello sport) terranno alla Dacia Arena, in contemporanea
con la parte conclusiva dell’europeo Under 21, la cui finale si giocherà proprio nello stadio dell’udinese il 30 giugno. Francesco Totti sarebbe stato perfetto perché il suo recente addio alla Roma è molto indicativo. Da un lato, di come attorno al calcio continui a persistere un equivoco pericoloso: poiché è uno sport che seguono quasi tutti, allora quasi tutti se ne possono occupare a livello professionale. Un equivoco, dall’altro, che può creare difficoltà proprio ai calciatori a fine carriera, convinti che la loro esperienza possa bastare a garantire loro una carriera manageriale. Mentre non è così: come per tutto, c’è da studiare. E una delle occasioni possibili è questa di Udine, sede nata da un’iniziativa del professor Alessandro Baroncelli (direttore dell’icrim). «Tre anni fa — racconta Magda Pozzo, figlia del proprietario del club Giampaolo e coordinatrice delle strategie di marketing — Baroncelli mi chiese di sviluppare uno studio su come uno stadio possa generare ricavi non solo legati al calcio». L’oggetto dei corsi è proprio questo: «Come diversificare le attività di uno stadio, fino a farlo diventare anche una sede di corsi universitari». Magari attraverso una serie di passaggi intermedi: «Come la presentazione di libri nel giorno di vigilia della partita, in modo da tenere più a lungo all’interno dello stadio i tifosi. Ai quali una ludoteca per bambini offre la possibilità di lasciare i figli durante la partita».
Questo e altro si impara nella 40 ore di corsi per studenti di corsi di laurea triennali e magistrali, dottorandi e ricercatori in management ed economia dello sport nonché chiunque lavori in infrastrutture o club professionistici o semi. La maggior parte di queste ore sarà dedicata alla gestione degli stadi: in primo luogo il valore simbolico, l’impatto sul territorio, le tipologie di sponsorizzazione. Poi il valore (non solo economico) che uno stadio può aggiungere a un club: quindi le strategie per renderlo il più accogliente possibile nei giorni di partita e sfruttabile anche quando non si gioca. Lezioni tutte in inglese. La lingua che Totti ora si metterà a studiare: «Perché mia moglie Ilary mi rompe le scatole se non lo faccio».