L'Economia

Stadi e business, a lezione nella casa dell’udinese

- Di Tommaso Pellizzari

Al via il corso di Cattolica e Icrim

Sarebbe stato molto costoso. E, visti i tempi stretti, complicato dal punto di vista organizzat­ivo. Ma soprattutt­o non sarebbe stato semplice spiegargli il motivo della scelta: eppure Francesco Totti sarebbe stato il perfetto testimonia­l pubblicita­rio per la prima «Summer School in Football Stadia Management», che si apre oggi a Udine. Una settimana di corsi che l’università Cattolica e l’icrim (l’internatio­nal Center of Research in Management, il centro di ricerca dell’ateneo che ha avviato un Osservator­io sul management dello sport) terranno alla Dacia Arena, in contempora­nea

con la parte conclusiva dell’europeo Under 21, la cui finale si giocherà proprio nello stadio dell’udinese il 30 giugno. Francesco Totti sarebbe stato perfetto perché il suo recente addio alla Roma è molto indicativo. Da un lato, di come attorno al calcio continui a persistere un equivoco pericoloso: poiché è uno sport che seguono quasi tutti, allora quasi tutti se ne possono occupare a livello profession­ale. Un equivoco, dall’altro, che può creare difficoltà proprio ai calciatori a fine carriera, convinti che la loro esperienza possa bastare a garantire loro una carriera managerial­e. Mentre non è così: come per tutto, c’è da studiare. E una delle occasioni possibili è questa di Udine, sede nata da un’iniziativa del professor Alessandro Baroncelli (direttore dell’icrim). «Tre anni fa — racconta Magda Pozzo, figlia del proprietar­io del club Giampaolo e coordinatr­ice delle strategie di marketing — Baroncelli mi chiese di sviluppare uno studio su come uno stadio possa generare ricavi non solo legati al calcio». L’oggetto dei corsi è proprio questo: «Come diversific­are le attività di uno stadio, fino a farlo diventare anche una sede di corsi universita­ri». Magari attraverso una serie di passaggi intermedi: «Come la presentazi­one di libri nel giorno di vigilia della partita, in modo da tenere più a lungo all’interno dello stadio i tifosi. Ai quali una ludoteca per bambini offre la possibilit­à di lasciare i figli durante la partita».

Questo e altro si impara nella 40 ore di corsi per studenti di corsi di laurea triennali e magistrali, dottorandi e ricercator­i in management ed economia dello sport nonché chiunque lavori in infrastrut­ture o club profession­istici o semi. La maggior parte di queste ore sarà dedicata alla gestione degli stadi: in primo luogo il valore simbolico, l’impatto sul territorio, le tipologie di sponsorizz­azione. Poi il valore (non solo economico) che uno stadio può aggiungere a un club: quindi le strategie per renderlo il più accoglient­e possibile nei giorni di partita e sfruttabil­e anche quando non si gioca. Lezioni tutte in inglese. La lingua che Totti ora si metterà a studiare: «Perché mia moglie Ilary mi rompe le scatole se non lo faccio».

 ??  ?? Club e scuola Magda Pozzo, figlia di Giampaolo, proprietar­io dell’udinese ha studiato le strategie per creare valore dagli stadi di calcio
Club e scuola Magda Pozzo, figlia di Giampaolo, proprietar­io dell’udinese ha studiato le strategie per creare valore dagli stadi di calcio

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