Il dna emiliano di Lamborghini conquista anche gli Emirati
Real estate e orologi: i piani del brand
Ha fondato la sua azienda 38 anni fa quasi per gioco, Tonino Lamborghini, erede dell’omonimo impero industriale che ha dato il suo nome a uno dei primi marchi italiani specializzato in accessori di lusso: occhiali, orologi, profumi, abbigliamento e arredamento. L’avventura imprenditoriale, a partire dal 2012, coinvolge anche diversi progetti di real estate: dai grandi alberghi a 5 stelle agli edifici residenziali, fino alle caffetterie e ai ristoranti a marchio. Per un fatturato retail complessivo del gruppo pari a 420 milioni di euro nel 2018.
«Dalla passione per il design industriale e traendo ispirazione dal mio heritage familiare — spiega Lamborghini — ho creato un brand di lifestyle eclettico e intraprendente come è sempre stato il dna dei Lamborghini: un’azienda orientata all’innovazione e alla diversificazione dei prodotti e dei settori di riferimento. Per questo motivo, siamo sempre alla ricerca di settori nuovi e spesso inaspettati».
Tra questi, l’ultimo progetto è la prima community «Tonino Lamborghini»: una città completamente a marchio i cui lavori di realizzazione sono cominciati nel 2018 e che sarà completata a Dubai entro il 2024. All’interno è previsto uno spazio di oltre 43 ettari per gli amanti dell’arte, del design e dello stile di vita italiani. Lo spazio abitativo si misura in circa diecimila appartamenti, un nuovo concetto di total living per
una clientela internazionale (in particolare araba, cinese e indiana), che include domotica avanzata (IOT, controllo del clima, sistemi di sicurezza e reti intelligenti), servizi per famiglie, spazi commerciali, parchi e giardini. «Grazie al successo di questo progetto — osserva Lamborghini — abbiamo in trattativa nuovi piani di real estate in Bahrein, Messico, Brasile, Egitto, Turchia, Siria e India. Mi piacerebbe moltissimo realizzare sulla costa montenegrina un progetto di real estate di lusso a marchio anche perché sono console onorario del Montenegro in Emiliaromagna».
Tra gli ultimi progetti, anche lo sviluppo del settore orologeria, seguito in prima persona dal figlio Ferruccio, ceo e vicepresidente. «Abbiamo investito parecchio — conclude l’ imprenditore — per passare dalla licenza alla produzione vera e propria con nuovi design e un posizionamento ancora più alto: il lancio nel mercato degli orologi è previsto a novembre 2019».