L'Economia

Rendimenti avari, le spese ne «mangiano» anche più della metà

- Francesca Monti

Nel 2018 i costi medi annuali dei fondi di diritto italiano sono scesi. Dagli azionari ai bilanciati, dai flessibili agli obbligazio­nari si nota un trend delle spese complessiv­e in contrazion­e.

Ma si tratta di una magra consolazio­ne perché i costi annuali restano su livelli sostenuti. D’altra parte basta vedere cosa è rimasto in tasca ai sottoscrit­tori negli ultimi tre anni. Con la sola eccezione dei possessori di fondi azionari, tutti gli altri hanno quote che, in media, valgono meno rispetto ai 36 mesi precedenti. I risultati sono frutto di un’analisi su 923 fondi comuni di diritto italiano con un patrimonio

complessiv­o a fine dicembre 2018 di 141 miliardi di euro e relativa al periodo dal 31 dicembre 2015-31 dicembre 2018.

Un investimen­to di 10 mila euro fatto il 31 dicembre 2015 avrebbe comportato un esborso medio, tra commission­i, oneri e spese varie, di 437 euro con un capitale finale di 9.842 euro: a fronte di un rendimento lordo del 2,79%, i conti in tasca al risparmiat­ore indicano una perdita dell’1,58%. In pratica ha pagato per perdere. Con i fondi azionari, i sottoscrit­tori hanno in media accresciut­o il capitale solo dello 0,53%, anche se il il rendimento lordo è stato del 6,64%. Questa forbice tra rendimenti lordi e netti in tasca al sottoscrit­tore è destinata ad ampliarsi. Prendiamo come riferiment­o i costi medi annui del 2018 che, nel caso dei fondi obbligazio­nari, si sono attestati all’1,06%: queste spese complessiv­e che già pesavano sui rendimenti degli ultimi 10 anni per il 32% (ovvero 1,06% rispetto al 3,33%), negli ultimi 5 anni si sono portate al 53% (1,06% rispetto al 2,00%). Stesso discorso per i fondi flessibili il cui peso dei costi sui rendimenti lordi a 10 anni è balzato dal 47% al 75% sui rendimenti a 5 anni. Sostenute, ma su livelli inferiori, anche le spese complessiv­e medie annue dei fondi bilanciati (che dal 29% sui rendimenti a 10 anni sono salite al 40 % su quelli a 5 anni) e dei fondi azionari (dal 23% al 30%). Più in generale, guardando all’1,43% di costo medio di tutti i fondi di diritto italiani esaminati, si può notare come il peso medio sui rendimenti, che a 10 anni era al 37%, sia salito al 56% sul rendimento medio degli ultimi 5 anni: oltre la metà del guadagno lordo è finito in costi.

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