Rendimenti avari, le spese ne «mangiano» anche più della metà
Nel 2018 i costi medi annuali dei fondi di diritto italiano sono scesi. Dagli azionari ai bilanciati, dai flessibili agli obbligazionari si nota un trend delle spese complessive in contrazione.
Ma si tratta di una magra consolazione perché i costi annuali restano su livelli sostenuti. D’altra parte basta vedere cosa è rimasto in tasca ai sottoscrittori negli ultimi tre anni. Con la sola eccezione dei possessori di fondi azionari, tutti gli altri hanno quote che, in media, valgono meno rispetto ai 36 mesi precedenti. I risultati sono frutto di un’analisi su 923 fondi comuni di diritto italiano con un patrimonio
complessivo a fine dicembre 2018 di 141 miliardi di euro e relativa al periodo dal 31 dicembre 2015-31 dicembre 2018.
Un investimento di 10 mila euro fatto il 31 dicembre 2015 avrebbe comportato un esborso medio, tra commissioni, oneri e spese varie, di 437 euro con un capitale finale di 9.842 euro: a fronte di un rendimento lordo del 2,79%, i conti in tasca al risparmiatore indicano una perdita dell’1,58%. In pratica ha pagato per perdere. Con i fondi azionari, i sottoscrittori hanno in media accresciuto il capitale solo dello 0,53%, anche se il il rendimento lordo è stato del 6,64%. Questa forbice tra rendimenti lordi e netti in tasca al sottoscrittore è destinata ad ampliarsi. Prendiamo come riferimento i costi medi annui del 2018 che, nel caso dei fondi obbligazionari, si sono attestati all’1,06%: queste spese complessive che già pesavano sui rendimenti degli ultimi 10 anni per il 32% (ovvero 1,06% rispetto al 3,33%), negli ultimi 5 anni si sono portate al 53% (1,06% rispetto al 2,00%). Stesso discorso per i fondi flessibili il cui peso dei costi sui rendimenti lordi a 10 anni è balzato dal 47% al 75% sui rendimenti a 5 anni. Sostenute, ma su livelli inferiori, anche le spese complessive medie annue dei fondi bilanciati (che dal 29% sui rendimenti a 10 anni sono salite al 40 % su quelli a 5 anni) e dei fondi azionari (dal 23% al 30%). Più in generale, guardando all’1,43% di costo medio di tutti i fondi di diritto italiani esaminati, si può notare come il peso medio sui rendimenti, che a 10 anni era al 37%, sia salito al 56% sul rendimento medio degli ultimi 5 anni: oltre la metà del guadagno lordo è finito in costi.