FLAT TAX, SALARIO MINIMO: UNA MANOVRA DA 45 MILIARDI (MA DOVE LI PRENDONO?)
Nove euro l’ora per tutti e taglio delle tasse I conti non tornano
In Francia e in Germania il minimo copre non più del 70% dello stipendio medio. Da noi invece arriverebbe all’80%
La retribuzione mediana del nostro Paese oggi è intorno ad 11,3 euro: impossibile pensare che introdurre un minimo così elevato non abbia effetti su chi guadagna poco di più Mettendo in grave difficoltà aziende e sindacati
L’idea di introdurre un salario minimo non è, in linea di principio, sbagliata. Tutt’altro. Esiste in 22 Paesi europei. Non ce l’hanno, per esempio, in Svezia, Finlandia, Danimarca. Nazioni non insensibili ai diritti dei lavoratori ma con una contrattazione collettiva pressoché generale. Dunque, in quei contesti economici il salario minimo orario viene ritenuto inutile. Naturalmente nessuno dei proponenti italiani pensa che il livello di retribuzione base possa essere, nemmeno lontanamente, equiparabile a quelli imposti per legge da alcuni membri dell’unione europea. Per esempio, i sovranisti che piacciono così tanto alla maggioranza gialloverde. L’ungheria ha un salario minimo di 2,65 euro l’ora; la Repubblica Ceca di 3,10; la Polonia l’equivalente di di 2,95. E nemmeno della Spagna, che pure cresce il triplo di noi. Madrid riconosce, dopo l’ultimo aumento deciso dal governo Sanchez, un minimo di 6,09. I nostri riferimenti non possono essere, dunque, che la Francia (10,03) o la Germania (9,19). Il presidente francese Emmanuel Macron — anche in seguito alle infinite proteste dei gilet jaune — si è impegnato ad aumentare ancora il salario minimo. E la cancelliera tedesca,
Angela Merkel, ne ha fatto una bandiera, sottraendo l’idea ai suoi partner e rivali della Spd. Ed è infatti uno dei cavalli di battaglia del programma dello spitzenkandidat socialdemocratico alla Comissione europea, l’olandese Frans Timmermans. Tutto bene, dunque. Allora facciamo come francesi e tedeschi. E qui arriva la prima complicazione. Sì perché elevando per legge la retribuzione minima non si può pensare che non vi siano conseguenze sulla parte restante della piramide contrattuale. Chi è poco sopra i minimi non resterà a guardare. Né le stesse aziende, che dovranno reinventare del tutto la politica salariale, potranno far finta di nulla. Secondo Itinerari previdenziali, a cura di Claudio Negro, nel 2017 in Germania, il salario minimo è stato pari al 54 per cento della retribuzione media; in Francia al 70 per cento. La retribuzione minima oraria di 9 euro, proposta dal movimento Cinque Stelle, appare decisamente alta rispetto a quella mediana che nel nostro Paese è di 11,37 euro (2.033 mensili). Più ragionevole sarebbe scendere tra i 7 e gli 8. Altrimenti saremmo, come ha notato l’ocse, ai vertici europei. Con una retribuzione mediana che resterebbe largamente al di sotto sia di Ger