Da Atlantia a Coima 13 titoli Olimpici
Da Atlantia a Technogym, da Fiera Milano a Coima: chi può avere più vantaggi prima e dopo i Giochi 2026
Milano festeggia i giochi invernali. Anche in Borsa. Sono oltre una decina le società di Piazza Affari che potrebbero godere di effetti positivi dall’assegnazione a Milano e Cortina delle Olimpiadi invernali del 2026. Mancano ancora sette anni all’appuntamento olimpico, ma questo non significa che gli investitori non inizino a mettere nel proprio radar i titoli che potrebbero trarre i maggiori benefici, del flusso di investimenti e più in generale dell’incremento dei consumi legato a una delle più importanti manifestazioni sportive del mondo.
I calcoli
Dal punto di vista economico il dossier italiano parla di circa 1,3 miliardi di euro di spesa, di cui 900 milioni provenienti dal Comitato olimpico, e 376 milioni per investimenti infrastrutturali. Dalla vendita dei biglietti sono invece stimati ricavi per 234 milioni. Uno studio commissionato all’università Bocconi prevede una ricaduta di 3 miliardi di euro solo per Milano e la Lombardia con un valore aggiunto di ulteriori 1,2 miliardi, 22 mila occupati in più dal momento dell’assegnazione fino al 2026, un vantaggio totale di 868 milioni di euro con il ritorno di 2,7 euro per uno investito. Alla luce di questi dati L’economia del Corriere ha messo in rassegna i titoli di Piazza Affari che potrebbero essere più influenzati, in chiave positiva, dai flusso di denaro in arrivo. Complessivamente la capitalizzazione dei titoli individuati ammonta a 36 miliardi, poco meno del 10% dell’intera capitalizzazione del listino milanese. A mettersi in luce è principalmente Atlantia, il più importante gestore della rete autostradale italiana, su cui si moveranno gran parte dei partecipanti alla manifestazione. L’influenza delle Olimpiadi sulla società della famiglia Benetton potrebbe aumentare ulteriormente nel caso in cui dovesse essere coinvolta nel salvataggio di Alitalia, ampliando quindi il raggio di azione del traffico sebbene l’hub di riferimento, ovvero Linate non sia, a differenza di quello di Roma, sotto il controllo del gruppo. Ma se prospetticamente le ricadute sembrano essere positive nel breve la società è alle prese con un difficile confronto con il governo sulla questione delle tariffe autostradali. Nulla che possa però impensierire gli analisti di Equita Sim che hanno recentemente confermato il rating Buy (comprare ndr) per tre ragioni: l’applicazione del nuovo sistema tariffario è poco probabile a meno di una negoziazione con gli operatori, il governo sta cercando una soluzione per Alitalia e l’accelerazione degli investimenti delle compagnie autostradali sarebbe positivo per sostenere il Pil in questa fase. Non manca infine un certo appeal speculativo a favore del titolo: dopo diverse indiscrezioni Atlantia ha confermato di avere ricevuto negli ultimi mesi numerose richieste di informazioni e manifestazioni di interesse da parte del mercato riguardanti la controllata Telepass.
Che le Olimpiadi siano un opportunità per Technogym lo ha affermato lo stesso fondatore Nerio Alessandri, in occasione di una conference di Mediobanca: «la manifestazione sarà una opportunità per il Paese, per le imprese e per il turismo». Technogym ha una esperienza di 25 anni nel mondo olimpico, oltre ad essere uno dei marchi più affermati al mondo nel campo delle attrezzature per il fitness e i prodotti e le tecnologie per il benessere. Il gruppo ha chiuso i primi tre mesi del 2019 con ricavi in aumento del 5,4% a 131,5 milioni, registrando una performance migliore del proprio mercato di riferimento. A livello di aree geografiche si sono comportati particolarmente bene il Nord America, mercato strategico per lo sviluppo futuro dell’ azienda, e l’europa. In calo invece l’ Italia: -5,2% a 10,8 milioni di fatturato, che sconta però un difficile confronto con il risultato del 2018 che era stato molto positivo. Nella lista delle società sensibili alle Olimpiadi c’è poi la pattuglia dei titoli milanesi, quelli con il core business di sviluppo nella città che ospiterà i Giochi: Fiera Milano, Ferrovie Nord Milano, Coima RES e Risanamento. Le prime due si occupano di infrastrutture mentre l’altra coppia è nel campo immobiliare.
Il mattone
La società che gestisce i padiglioni di Rho-pero metterà a disposizione il Media Centre ovvero l’area dove lavoreranno i giornalisti. Si tratta di quattro padiglioni di circa 17mila metri quadrati ciascuno, ubicati davanti ad una zona che dispone di 5 mila posti auto. Da inizio anno il titolo guadagna oltre il 12% in linea con la performance del mercato. A guidare il rialzo non solo le aspettative sui giochi ma anche un recente provvedimento di carattere normativo. Il Parlamento ha infatti approvato una norma che prevede un credito di imposta per le società che partecipano a manifestazioni fieristiche in Italia. Coima RES, cha fa riferimento alla famiglia Catella, gestisce un importante portafoglio di immobili a destinazione uffici nella zona di Porta Nuova e il Vodafone Village. Per Mediobanca un settore particolarmente interessante. A dispetto del trend generale in Italia, si presenta come «attraente». «Il settore degli uffici italiano — dichiarano gli analisti — è risultato il più virtuoso nel primo trimestre 2019, con investimenti superiori a 1 miliardo di euro, il 60% del totale. Nello stesso periodo, ha segnato un trend di crescita a Milano, città in cui gli investimenti sono triplicati su base annua».