EMILIA-ROMAGNA E MARCHE, MODELLI A CONFRONTO
Domani ad Ancona Emiliaromagna e Marche metteranno a confronto le loro esperienze in un workshop organizzato dalla community Progettare Insieme e dall’istituto Adriano Olivetti (Istao). Due regioni laboriose e dinamiche imprenditorialmente, governate dal centrosinistra e caratterizzate da distretti industriali importanti. Entrambe colpite dal terremoto: l’emilia-romagna nel 2012, le Marche nel 2016 e nel 2017. Un altro punto in comune, al centro della discussione di domani, è l’aver creato sinergie tra gli attori sociali. La prima con il Patto per il Lavoro, ideato dall’economista e assessore regionale al lavoro Patrizio Bianchi, che ha consentito di dimezzare la disoccupazione, portandola dal 12% al 5%. La seconda con il Patto per la ricostruzione e lo sviluppo, che si è posto l’obiettivo di una redistribuzione corretta, condivisa ed efficiente delle risorse post-sisma. È insomma la prima volta che due regioni con impostazioni simili si confrontano sulle tappe di un possibile percorso comune. Ci saranno Patrizio Bianchi, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il coordinatore della community Progettare Insieme Federico Butera, il presidente dell’istao Pietro Marcolini, l’ex presidente di Olivetti Bruno Lamborghini. Con loro gli imprenditori Sonia Bonfiglioli, Adolfo Guzzini,
Enrico Loccioni e il segretario generale della Fim-cisl Marco Bentivogli. Di particolare rilievo è l’esperienza emiliano romagnola. Forte di una tradizione concertativa, continuamente aggiornata, che ha saputo far collaborare le forze in campo, gestire l’innovazione tecnologica e accelerare i processi decisionali. Il cui limite (da un punto di vista nazionale) è aver ottenuto risultati positivi nel lavoro e nella formazione ma di non essere finora diventata un modello di riferimento per altre regioni. Con un paradosso: aver suscitato un maggior interesse all’estero (ad esempio in Germania) che in patria. La discussione servirà anche a capire quanto, di quell’esperienza, sia realmente replicabile in Italia. O, almeno, nel Centro Nord.