L'Economia

Ozpetek e Fs, l’italia che va a 300 all’ora

- A cura di Aldo Grasso pitspotcor­riere@gmail.com in collaboraz­ione con Massimo Scaglioni

Mia figlia dice che faccio un lavoro magico. Che alla mattina vado sulla macchina dei desideri». Comincia così, con la dimensione fiabesca dello sguardo di una bambina, il film che celebra i dieci anni dell’alta Velocità all’italiana. È l’occasione per celebrare un’eccellenza nazionale, al di là delle infinite, estenuanti polemiche su Tav o no Tav. Per l’occasione Ferrovie dello Stato chiama in aiuto Ferzan Ozpetek che confeziona un vero cortometra­ggio, trasformat­o poi in spot pubblicita­rio nella sua messa in onda in Tv (come spesso accade, la forma breve finisce per risultare più emozionant­e ed efficace di quella più estesa del «corto»). Ozpetek ne approfitta per raccontare una storia italiana, con un gusto che richiama tratti del suo stile. Un racconto, sullo sfondo di un’italia resa più vicina dalla «metropolit­ana nazionale», la tratta Milano-roma. Protagonis­ti sono una madre con un «ufficio magico», che viaggia a 300 km all’ora; un figlio orgoglioso del padre, che quell’ufficio lo guida; un bambino emozionato per il suo primo viaggio da solo saluta i genitori senza malinconia; coppie di giovani innamorati che si salutano con il desiderio di abbracciar­si presto; mogli e mariti pronti a sostenersi a vicenda, a separarsi per poi ritrovarsi a destinazio­ne, anche dopo anni e anni passati assieme; una donna dai capelli blu che si specchia negli occhi di una ragazza e ritrova se stessa. Sono tutte vite che si incrociano grazie all’alta Velocità. La storia centrale è quella di un marito e una moglie: entrambi lavorano per le Ferrovie, uno parte da Milano, l’altra da Roma, ma in un istante preciso — un attimo che pare durare all’infinito — si scorgono, o sognano di farlo, a metà strada, con i due treni che si sfiorano a oltre 300 chilometri orari. Insomma, una storia di successo italiana che si traduce in tante piccole vicende personali: un omaggio a chi a chi sceglie il treno per i propri spostament­i di studio, lavoro, svago e turismo e a chi, ogni giorno, lavora con lo stesso impegno per offrire un servizio di qualità.

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