VENTO, SOLE E DIGITALE LA RICETTA DI E.ON PER L’ENERGIA 2.0
I piani dell’utility germanica per l’italia. Il gruppo non ha più centrali da fonti fossili e ha conquistato il 10% del mercato fotovoltaico. Ma la vera sfida, racconta il numero uno Ilyés, è offrire soluzioni personalizzate a consumatori sempre più orientati al green
Nel mercato dell’energia 2.0 le utilities non vendono più solo energia, ma soluzioni per la transizione energetica. Soluzioni per illuminare casa, riscaldare e rinfrescare gli ambienti in maniera sempre più sostenibile o per muoversi con l’auto elettrica: luci a led, pannelli fotovoltaici, accumuli e colonnine di ricarica, termostati smart e pompe di calore intelligenti per ridurre gli sprechi di energia. La rivoluzione verde, secondo il numero uno di E.on Italia Péter Ilyés, passa per la digitalizzazione: «Ogni consumatore è diverso e a seconda delle sue abitudini utilizza l’energia in maniera del tutto personale, ma i dati ci aiutano a capire meglio i nostri consumi e se si fanno le domande giuste è possibile compiere ogni giorno un passo avanti verso la sostenibilità». Per questo è fondamentale dotarsi di strumenti digitali capaci di monitorare i consumi.
Strategia
Con 30 miliardi di fatturato nel 2018 e oltre 30 milioni di clienti nel mondo, di cui 850 mila in Italia, E.on punta molto sull’interazione con i consumatori. «Solo così si arriva alla personalizzazione dei servizi, un passo necessario per migliorare i comportamenti delle persone e delle imprese in materia di consumi energetici», sostiene Ilyés.
In questa strategia rientra l’acquisizione, appena conclusa, dell’80% di Solar Energy Group, attivo da oltre 35 anni nella progettazione e installazione di impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo, impianti solari termici e pompe di calore agli utenti residenziali, con oltre 60 mila clienti. Con questo passo E.on arriva a una quota del 10% nel mercato del solare italiano, un mercato che Ilyés si aspetta di veder decollare grazie al Piano nazionale integrato energia e clima, che richiederebbe di decuplicare le installazioni fotovoltaiche in Italia, dai 400 megawatt attuali a 4 gigawatt all’anno, per centrare il target stabilito al 2030. Prima ancora, E.on ha acquisito la Casa delle Nuove Energie, che si occupa di edifici a impatto zero. Completano la strategia le offerte Climasmart per il riscaldamento e raffrescamento domestico alla massima efficienza, e Drivesmart per la ricarica delle auto elettriche, in linea con le 4.000 colonnine già installate da E.on a livello europeo. L’obiettivo è dare risposte al consumatore che accetta la sfida del cambiamento ed è disposto a investire, ma anche attirare il consumatore ignaro, quello più difficile da appassionare alla transizione energetica. «I cambiamenti più marcati vengono dal mondo industriale — rileva Ilyés —. Abbiamo grandi clienti che puntano ad azzerare completamente il proprio impatto ambientale e ci chiedono di passare all’energia verde, anche con l’acquisto diretto di capacità produttiva da fonti rinnovabili, e noi li seguiamo in tutto il percorso. Sono imprese che valutano la sostenibilità dei consumi come un fattore importante di competitività, in prospettiva».
E.on non ha più centrali a fonti fossili, le ha vendute tutte nel 2016, ed è uno dei primi dieci operatori al mondo nelle fonti rinnovabili per capacità installata, con 15 terawattora di energia verde prodotta nel 2018. È il numero tre nel mondo per l’eolico offshore e ha appena completato la costruzione del più grande parco nel Mar Baltico, Arkona, fra l’isola tedesca di Rügen e la danese Bornholm, con 385 megawatt di turbine installate e 1,2 miliardi d’investimento. «In Italia guardiamo con interesse all’eolico e puntiamo a un potenziamento dell’esistente: entro 3-4 anni avremo 4 gigawatt elici che arrivano a fine vita, di cui potremmo raddoppiare la potenza solo sostituendo gli impianti attuali con turbine più potenti, senza alcuna pressione aggiuntiva sul territorio e sulle bollette», sostiene Ilyés. E.on ha 10 parchi eolici in Italia in grado di soddisfare il fabbisogno di 180.000 famiglie, e sta per inaugurarne uno vicino a Benevento a fine mese.