Antichi maestri, business moderni
A Londra la settimana dedicata agli Old Master. Dalle vedute veneziane di Bellotto ai paesaggi di Turner. Nelle ultime aste sotto il Big Ben passate di mano opere per 290 milioni
Con o senza Brexit, Londra resta sempre una capitale per il business dell’arte. Tra moderni e contemporanei nei giorni scorsi sono passate di mano opere per un controvalore di 290,5 milioni di sterline. Ora è il turno degli Old Master. Alle aste, in corso sino a venerdì, si aggiunge la «London Art Week» nelle zone di Mayfair e St. James. Compresa l’imperdibile «Masterpieces London Art Fair». La settimana londinese dell’antico attrae collezionisti e curatori di musei internazionali. Christie’s ha in programma molte vendite, dall’antichità al XX secolo, con prezzi per tutte le tasche: da 800 sterline sino a 4 milioni. Tra i dipinti offerti nella Evening Sale di domani compare un pannello, parte di un trittico, di Hans Memling (stima 1,5-2,5 milioni di sterline). L’opera, di grandi dimensioni (105,5x50,5 cm), è tra le ultime autografe ancora in mani private del grande pittore olandese. In forse l’identificazione del soggetto, ma certa l’influenza di Rogier van der Weyden, il cui lavoro è stato una grande fonte d’ispirazione per Memling che ha usato alcuni suoi disegni come modello.
Tra i top anche Bernardo Bellotto in
catalogo con una classica veduta veneziana. Basato su un prototipo di Canaletto realizzato per il III duca di Bolton, questo capolavoro, datato 1738, è uno dei primi lavori di Bellotto, artista di precocità sorprendente e nipote di Canaletto. La prospettiva audace immortala i tre edifici più celebri nel cuore della città lagunare: Palazzo Ducale, le Prigioni e, sul lato più lontano della Piazzetta, la grande Libreria Sansoviniana. È quotato 1-1,5 milioni.
Incanti
Tra gli italiani un San Gerolamo di Giovanni Battista Moroni (600-800 mila). Simone Cantarini («La Sacra Famiglia») e Francesco Guardi («La Continenza di Scipione») che stimano 70-100 mila sterline l’uno. Un olio di Gaspare Traversi (150-250 mila) e uno di Giovanni Battista Benvenuti (50-80 mila).
L’asta serale di Sotheby’s, mercoledì, offre 40 lotti per una stima complessiva tra 46 e 66 milioni. Con capolavori museali. Di John Constable lo studio preparatorio per il celebre «The White Horse» —oggi conservato alla Frick Collection di New York — è un olio che misura 61x50 cm. Dipinto nel 1817, non passava sul mercato delle aste dal 2000 e quota 2-3 milioni.
Il paesaggio «Landscape with Walton Bridges» di J.M.W. Turner è un raro lavoro del grande pittore inglese. La sua atmosfera e i suoi tratti sperimentali suggeriscono l’avvento dell’impressionismo. L’opera fu venduta dalla galleria Thomas Agnew Sons nel maggio 1887 a Junius Spencer Morgan (1813-1890), padre di J.P. Morgan, e poi rivenduta in asta da Sotheby’s nel 1982. Oggi quota 4-6 milioni di sterline. Top lot del catalogo Thomas Gainsborough, uno dei principali pittori dell’età dell’oro della pittura inglese di paesaggio. Il grande olio «Going to market, early morning» fu comprato da Henry Hoare, il banchiere dell’artista, e nel 1883 venduto per 2.700 ghinee. Ora è in catalogo a 7-9 milioni di sterline. Infine compare un dipinto che ritrae Olimpia Pamphilj del maestro spagnolo Diego Velázquez di cui si erano perse le tracce nel lontano 1724. È offerto a una stima di 2-3 milioni.