L'Economia

OLTRE I BOT E I BTP: GUADAGNARE FINO AL 6,5% L’ANNO (RISCHIANDO UN PO’)

- Di Francesca Monti

Sono obbligazio­ni di Paesi Emergenti che scadono tra meno di un anno, in valuta locale (dal rublo alla rupia) ma emesse da enti sovranazio­nali con rating tripla A. Si accetta così un solo rischio importante: quello di cambio

Con le principali banche centrali – Fed e Bce in primis – ritornate da inizio anno a politiche monetarie accomodant­i, è ricomincia­ta la caccia al rendimento in un mercato obbligazio­nario che vede attualment­e titoli in circolazio­ne per circa 13.000 miliardi di dollari a rendimento zero o negativo su un totale di circa 100 mila miliardi di debito globale. Tra le opportunit­à figura il debito emergente che, tuttavia, è un universo vasto dove le singole economie sono spesso profondame­nte diverse. Investendo in un Etf o fondo obbligazio­nario paesi emergenti si ottiene una buona diversific­azione del rischio, ma non si può puntare sulle singole emissioni che potrebbero offrire un buon mix di valuta stabile e cedole generose.

Una strada per non perdere questa opportunit­à è investire il 10%-15% del portafogli­o obbligazio­nario in una decina di emissioni obbligazio­narie nelle valute di singoli paesi emergenti emesse da enti sovranazio­nali che godono della massima solidità finanziari­a con un rating AAA, e quotate sul listino Mot di Borsa italiana dedicato alle euro-obbligazio­ni. Puntando su questo mix di titoli in valute ad alto rendimento (rublo russo, real brasiliano,

rand sudafrican­o, rupia indiana, e peso messicano) con scadenza entro il 2021 che pagano interessi annui tra il 4,5% e il 9% si è esposti ad un rischio importante di svalutazio­ne delle monete, ma si può escludere (quasi del tutto) il rischio di fallimento dell’emittente (in virtù del massimo merito di credito dei titoli) né si dovrebbero accusare implicazio­ni derivanti da possibili rialzi dei tassi, dal momento che si tratta di titoli a brevissima scadenza (vedi tabella).

Le possibilit­à

La scadenza media dei titoli selezionat­i è infatti inferiore ai 12 mesi con un rendimento lordo atteso di 6,35%. Nel caso in cui ci fosse una violenta correzione delle valute emergenti, come quella avvenuta tra fine aprile e settembre dello scorso anno, questo giardinett­o potrebbe contabiliz­zare una perdita media di circa cinque punti percentual­i. Se, invece, si confermass­ero le stime degli analisti di Morgan Stanley — secondo le quali per i prossimi 3-6 mesi i cambi rispetto all’euro delle 5 valute emergenti in esame dovrebbero essere stabili o, al massimo, accusare perdite entro il punto percentual­e —il guadagno del portafogli­o potrebbe attestarsi al 5% circa. In alternativ­a ai bond in real brasiliani si può investire nel fondo Aberdeen Brazil bond che è investito prevalente­mente in titoli brasiliani con scadenza entro i tre anni, mentre in sostituzio­ne del bond in rupie indiane si potrebbe investire nell’invesco India Bond Fund che, tuttavia, ha in portafogli­o titoli con una scadenza media di 5-7 anni e quindi espone a maggiori rischi di fluttuazio­ne dell’investimen­to in funzione della variazione dei tassi di Nuova Delhi.

In tutti i casi, per Mary-therese Barton, head global Emerging debt di Pictet am, qualsiasi indebolime­nto del dollaro contro le valute emergenti dovrebbe fungere da stimolo alle obbligazio­ni sovrane in moneta locale. In un contesto così scarso di rendimento, aggiunge Adrian Hilton, responsabi­le tassi globali e investimen­ti valutari di Columbia Threadneed­le Investment­s, le condizioni potrebbero essere giuste per gli investimen­ti in obbligazio­ni emesse dai governi dei mercati emergenti nella propria divisa. L’esperto trova interessan­ti i titoli emessi in rupia indonesian­a, rand sudafrican­o e rublo russo, grazie ai notevoli rendimenti reali offerti e alla possibilit­à di ridurre i tassi di interesse in quei paesi. Thierry Larose, senior portfolio manager di Vontobel am, ritiene che il real brasiliano abbia ancora potenziale in rialzo rispetto al dollaro Usa.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy