Nel calcio si vince con il rigore (dei conti)
La fiera delle illusioni durerà ancora poco più di un mese. Il calciomercato che chiuderà i battenti alla fine di agosto è pronto a far esplodere ancora molti botti lasciando gioie o delusioni tra i tifosi. Grazie a uno studio esclusivo di Calcio & Finanza, elaborato da L’economia, è possibile prevedere le prossime mosse dei cinque club più ricchi della serie A. L’analisi della sostenibilità dei bilanci può dirci quali saranno gli obiettivi dell’estate per Juventus, Inter, Milan, Napoli e Roma. Il fattore che determinerà le strategie sta tutto nella percentuale tra costo della rosa e ricavi: se sta tra il 50 e il 70 per cento si accenderà la luce verde che darà il via libera a ulteriori acquisti e «sogni» di mercato se invece la percentuale sale sopra il 70, bisognerà pensare a vendere prima di ipotizzare qualsiasi intervento in entrata.
Gli obiettivi di Juventus, Inter, Milan Napoli e Roma alla luce dei vincoli di bilancio. Ecco chi potrà giocare da protagonista sul mercato dei calciatori e chi invece sarà costretto a vendere i gioielli di famiglia
Juventus
Partiamo dalla Juventus dominatrice degli ultimi 8 anni: per i bianconeri la percentuale tra costi e ricavi segna il 70%, proprio al limite della sostenibilità. È il frutto di un monte stipendi cresciuto anche grazie agli ultimi colpi: Rabiot e Ramsey (arrivati a costo zero ma con stipendi alti) e soprattutto di» De Ligt costato 75 milioni e con uno stipendio da top player. Adesso alla triade bianconera (Agnelli, Paratici, Nedved) toccherà vendere ancor prima di ipotizzare qualsiasi altro movimento in entrata. Nella lista degli uscenti ci sono Higuain, Perin, Mandzukic, Khedira (un pacchetto che potrebbe far incassare circa 80 milioni con una plusvalenza di almeno 25). Ma se i bianconeri volessero piazzare un altro colpo tipo Icardi, Chiesa o addirittura Pogba dovrebbero vendere anche qualche altro pezzo pregiato come Cancelo e il giovane talento Kean (che permetterebbe una plusvalenza di 40 milioni). La voce di un acquisto di Neymar, invece, rimane (per ora) una di quelle ipotesi improponibili a bilancio.
Inter
Diametralmente opposta la situazione dell’inter, accreditata da più parti come la vera rivale della juventus per lo scudetto. Il club di Suning vanta un rapporto costo-ricavi pari al 53% quindi in piena disponibilità a investire e piazzare i colpi di mercato richiesti da Antonio Conte: Edin Dzeko (valore stimato 15 milioni) dalla Roma e soprattutto Romelu Lukaku (valore 83 milioni) dal Manchester United. Un potenziale di spesa molto alto dovuto alla crescita esponenziale dei ricavi che quest’anno hanno toccato quota 455 milioni di euro, ormai a un passo dalla battistrada Juventus che ne fa segnare 500 milioni. Attenzione a questa seconda parte di calciomercato però: se Icardi dovesse rimanere, farebbe perdere una plusvalenza notevole.
Napoli
La società partenopea da qualche anno è sempre a un passo dal traguardo (scudetto) e quasi sempre a molti euro dal sogno (top player). Eppure la percentuale costi ricavi segna il 53%, parametro valido per andare a far spesa. Dopo gli acquisti Manolas (36 milioni) dalla Roma e di Di Lorenza (8 milioni) dall’empoli, il presidente De Laurentiis potrebbe piazzare il grande colpo come James Rodriguez (serviranno circa 50 milioni di euro) dal Real Madrid. Invece il presidente partenopeo non sembra propenso a sborsare una simile cifra malgrado l’ottima percentuale del 53%. La ragione è semplice: il Napoli, pur avendo un bilancio più che sostenibile, fa fatica a far crescere i ricavi che si attestano intorno ai 200 milioni (meno della metà di Juve e Inter) e così la campagna acquisti (da 89 milioni) viene ancora finanziata dalle vendite (circa 125 milioni).
Roma
Nella capitale non si profila un’estate da grandi sogni. E non per la delusione legata al ritiro delle bandiere De Rossi e Totti. Il punto è che il rapporto tra costi e ricavi è passato da un sereno 49% dello scorso anno a un terribile 83% di questa stagione. Questo perché l’anno scorso erano arrivati circa 150 milioni di euro dalle cessioni (da Alisson a Strootman fino a Nainggolan). Ecco perché, se davvero i giallorossi vogliono centrare i loro obiettivi di mercato (Alderweireld e Higuain) dovranno prima vendere qualche pezzo pregiato. E comunque per riequilibrare il bilancio, entro giugno 2020, bisognerà fare qualche sacrifico ( Zaniolo il maggior indiziato).
Milan
Il parametro chiave è il rapporto tra costo della rosa e ricavi: oltre il 70 per cento scatta la luce rossa ed è necessario cedere
Difficile la condizione dei rossoneri: dopo il mercato dispendioso dello scorso anno e gli scarsi risultati sportivi, questa è la stagione dei sacrifici: la percentuale costi-ricavi è schizzata al 61% ma solo se riuscirà a piazzare le quattro cessioni previste (per un totale di 55 milioni). Per avere disco verde bisognerà vendere almeno un altro gioiello entro giugno 2020. Intanto i prossimi obiettivi di mercato (da Bennacer al nuovo centrocampista centrale) potrebbero essere ingaggiati con la formula del prestito o facendo ricorso a qualche altra cessione. Sono le regole dell’era Elliott.