VALUE PARTNERS CAMBIA CASA COLPO GROSSO DEL MONTEPASCHI
Deutsche Bank rivede la cima della piramide nella gestione della ricchezza in Italia. Mps per una emissione da 330 milioni riceve ordini per 600 e così abbassa il rendimento. Piazzetta Cuccia fa le pulci a 67 grandi gruppi bancari
Rossi Cairo cambia indirizzo. Value Partners, società di consulenza strategica fondata oltre 30 anni fa da Giorgio Rossi Cairo, sceglie infatti il cuore di Brera. Da settembre trasferirà il suo headquarter dal palazzo di via Vespri Siciliani, uno dei primi building ecosostenibili della città, in piazza san Marco, davanti alla celebre chiesa di Milano. La nuova sede, il palazzo firmato da Vico Magistretti alla fine degli anni Sessanta, ospiterà gli oltre cento professionisti della società di consulenza che lavora in tutto il mondo, oltre che da Milano, dalle sedi di Torino, Londra, Rio de Janeiro, Hong Kong e Shanghai.
Le trasparenze di Roche
È tempo di un rapporto maturo e scevro di ipocrisie tra industria farmaceutica e classe medica. Ne è convinto Maurizio de Cicco, presidente e amministratore delegato di Roche Italia, che ha recentemente lanciato La Roche che vorrei, una iniziativa di etica e trasparenza che rivede radicalmente le modalità di interazione e di collaborazione con la classe medica, le strutture ospedaliere, gli enti di ricerca e le associazioni di pazienti, introducendo meccanismi di terzietà e indipendenza per sciogliere il nodo del conflitto di interessi che, ancora oggi, rappresenta la maggior fonte di pregiudizio nei confronti dell’industria del farma. Tre le principali aree di intervento: le donazioni, gli incarichi di consulenza e la partecipazione ad eventi e congressi. In particolare, le erogazioni liberali saranno assegnate tramite bandi, valutati da commissioni esterne indipendenti, che si rivolgono a enti di ricerca, strutture sanitarie e associazioni di pazienti. Massima trasparenza anche per gli incarichi di consulenza ai clinici: la nuova modalità di conferimento, tramite la stipula di contratto formale, prevede il coinvolgimento diretto dell’ente di appartenenza del medico a cui spetta la decisione finale se l’azienda possa o meno confermare l’incarico. La terza e ultima novità riguarda la partecipazione degli operatori sanitari a eventi e congressi scientifici: in questo caso Roche rinuncia a invitarli direttamente rimettendo la scelta al datore di lavoro del medico stesso. «Siamo molto soddisfatti di aver avviato questo percorso perché riteniamo che la trasparenza sia un pilastro fondamentale per la credibilità di un’azienda – afferma de Cicco – ma, nonostante il nostro settore sia uno dei più regolamentati, continua ad essere oggetto di un diffuso pregiudizio particolarmente quando si tocca il tema dei rapporti tra industria e clinici».
Il bond di Siena
Dopo tante parole, i fatti. Ma questo è rilevante, conta davvero: il Monte dei Paschi di Siena ha infatti collocato un bond decennale da 330 milioni di euro (Subordinato, Tier 2), a tasso fisso, destinato ad investitori istituzionali. L’operazione ha ottenuto un ottimo riscontro da parte del mercato, con ordini finali per circa 600 milioni di euro da parte di oltre 100 investitori, tanto che il rendimento indicato inizialmente nell’intervallo 11,00 -11,50% è stato portato ad un livello finale pari al 10,50%. Jp Morgan e Mediobanca hanno curato il collocamento in qualità di global coordinator e joint bookrunner, coadiuvate da Barclays, Mps Capital Services e Ubs in qualità di joint bookrunner.
Mediobanca guarda l’estero
Banche europee e banche statunitensi viaggiano a velocità diverse, anche per le differenti politiche monetarie delle rispettive banche centrali. In Europa, le principali banche italiane registrano ulteriori e significative riduzioni dei crediti deteriorati e confermano una redditività che, pur sotto pressione, è superiore alla media europea. Questi alcuni dei dati che emergono dal focus annuale dell’area Studi Mediobanca sul settore, che verrà pubblicato giovedì prossimo, 25 luglio. Lo studio, condotto su un panel dei maggiori 67 gruppi bancari internazionali nell’arco di tempo 2009-2018 dedicherà un approfondimento alle banche europee e a quelle domestiche.
Coletta alla corte di Valeri
Cambio al vertice del wealth management di Deutsche Bank. Roberto Coletta, 45 anni, è il nuovo Market head Italy del Wealth management, la divisione della banca tedesca specializzata nella gestione dei grandi patrimoni. Coletta opererà a diretto riporto di Roberto Parazzini, che negli ultimi mesi aveva continuato a guidare ad interim le attività del team italiano, dopo la sua recente promozione a Head of Wealth management southern & western Europe e a Flavio Valeri, Chief country officer di Deutsche Bank in Italia. Laurea in economia a La Sapienza di Roma e master in Gestione del risparmio all’università di Roma Tor Vergata, Coletta ha costruito una forte esperienza nell’ambito di servizi di gestione patrimoniale, mercati finanziari e bancari rivolti alle principali famiglie italiane, lavorando con i loro family office ed holding finanziarie anche nella costruzione di operazione di finanza straordinaria. Proviene da Credit Suisse, dove ha lavorato sei anni. In precedenza ha avuto la responsabilità delle attività di Private Banking per il Team «Key Clients» presso Bnl-bnp Paribas private banking. Ha esordito nell’ambito della gestione dei patrimoni personali nella allora Banca di Roma, prima di passare al gruppo Banca Cr Firenze (oggi Intesa Sanpaolo) e in Banca Popolare dell’emilia-romagna (oggi Bper).