Università, consulenza e 50 aziende: il menu dell’accademia 4.0
La terza edizione di Digita, l’iniziativa di Deloitte e dell’ateneo Federico II di Napoli
La rivoluzione 4.0 si fa con le persone. Non basta acquistare innovazione bisogna sviluppare competenze: la digitalizzazione non decolla se a svilupparla, gestirla e governarla non ci sono le persone giuste. Ed è questo il rischio che stiamo correndo, il nostro sistema formativo sta muovendo ancora i primi passi per sviluppare percorsi in grado di preparare non solo tecnici ma anche manager in grado di gestire la filiera del processo di innovazione (nel gergo informatico end to end).
Anche le aziende iniziano solo ora a comprendere che implementare un progetto industria 4.0 richiede professionalità in grado di affrontare il processo con nuovi presupposti concettuali. Si tratta di una fase di rottura dei paradigmi che apre la strada a laureati di talento opportunamente formati affinché acquisiscano un approccio sistemico che rapporti in modo dinamico soluzioni tecnologiche e disegni organizzativi.
Mondo accademico e impresa possono fare molto per formare in modo pragmatico i futuri manager del digitale offrendo loro contemporaneamente modelli concettuali e user stories.
È il caso di «Digita-digital Transformation and Industry Innovation Academy» che partirà nella sua terza edizione a ottobre, sviluppata da Deloitte Consulting in cooperazione con l’università degli Studi Federico II.
Gaetano Manfredi, Rettore Università degli Studi di Napoli Federico II. spiega: «Questa iniziativa rappresenta un esempio molto importante di collaborazione tra l’accademia e dei partner privati per integrare la didattica curriculare e consentire ai nostri laureati di fare esperienze importanti nel mondo del lavoro nell’ambito della transizione digitale. Si tratta di una straordinaria opportunità che consente alle imprese di trovare personale qualificato e ai giovani di avere un’opportunità lavorativa qualificata». D’altro canto «Il mondo spinto dalla quarta rivoluzione industriale corre sempre più velocemente ed è compito specifico di ogni azienda identificare le migliori e più efficaci competenze in quei settori cruciali, come la trasformazione digitale e l’innovazione, che rappresentano elementi imprescindibili per una crescita sociale ed economica, armonica e coerente verso il futuro», commenta Pierluigi Brienza, partner Deloitte e tra i fondatori della Digita Academy insieme al rettore Gaetano Manfredi.
Digita è un percorso formativo indirizzato a 50 giovani laureati triennali in ingegneria, economia, materie scientifiche ma anche umanistiche. Il programma, sviluppato con una metodologia di blended learning, si articola in nove mesi, l’impegno orario previsto è di max 1.400 ore e comprenderà lezioni frontali, esercitazioni, lavori di gruppo, stage, seminari, eventi esterni e momenti di lavoro autonomo. Docenti saranno più di 50 manager e professori universitari. La sede del campus è a di San Giovanni a Teduccio (Napoli).
A conclusione del percorso è previsto un project work in azienda di tre mesi. Ottimi i risultati di placement degli studenti tanto che già nella prima edizione il 92% dei partecipanti ha ricevuto un’offerta di lavoro appena concluso il programma, il 70% ha sottoscritto un contratto con Deloitte o con una delle 50 aziende partner nel progetto. La partecipazione all’ Academy Digita è gratuita ed è prevista la valutazione di eventuali rimborsi spesa durante la fase di project work. L’ammissione è regolata da un bando e la selezione si svolgerà per titoli ed esami. Chi desidera candidarsi deve presentare domanda di ammissione dal 19 luglio al 4 ottobre Info: http:// www.digita.unina.it