Made in Italy, i fiori migliori del giardinetto domestico
Anche in Piazza Affari ci sono titoli che non conoscono crisi. Sono una pattuglia di società a grande e media capitalizzazione, multinazionali tascabili con una forte identità nel «made in Italy» che nel corso degli ultimi 10 anni, hanno messo a segno performance stellari. Su tutti Reply che ha moltiplicato di quasi 20 volte il proprio valore guidata da costanti tassi di crescita dei profitti a doppia cifra. Non solo quindi campioni nazionali come Fca e Terna, ma anche aziende leader in ambiti di nicchia come Recordati, Diasorin e Amplifon. L’insieme delle blue chip ha deluso gli investitori riuscendo ad accumulare un modesto bottino e solo grazie ai dividendi, ma scorrendo la lista si trovano situazioni di eccellenza che nulla hanno da inviare alle società del segmento Star, tra i migliori listini d’europa nel corso degli ultimi 10 anni.
La lista
L’economia ha voluto approfondire la conoscenza dei campioni del rendimento degli ultimi 10 anni con un’analisi i cui risultati sono riportati nelle tabelle a fianco. Il podio in assoluto spetta a Reply, società di consulenza attiva su scala europea nell’ambito della trasformazione digitale delle imprese, che ha visto crescere le quotazioni da poco più di 3 agli attuali 60 euro. Il risultato di un robusta crescita sul piano dei fondamentali e dell’apprezzamento del mercato per il modello di business. Negli ultimi 5 anni il fatturato è cresciuto in media del 12% all’anno, i profitti del 23% mentre il dividendo del 22%. Nello stesso periodo il debito è rimasto sostanzialmente invariato nonostante un espansione degli investimenti del 26% all’anno. Non stupisce quindi che il consenso degli investitori sia ancora orientato alla positività con il 43% degli analisti che consigliano di comprare e il 57% di tenere il titolo in portafoglio mentre nessuno di vendere. Il titolo ha da poco fatto segnare un nuovo record storico con un guadagno da inizio anno superiore al 40%.
Tra le blue chip è, invece, Recordati a guidare la pattuglia delle società con la performance di lungo corso: in 10 anni il valore è cresciuto di oltre 10 volte. In questo caso il consensus è ancora più positivo: 60% degli analisti consigliano di comprare il titolo e il 40% di mantenerlo. Sul titolo Banca Imi ha un giudizio hold (mantenere ndr) e un prezzo obiettivo a 37,9 euro confermato dopo che la società ha firmato un accordo con Novartis per l’acquisizione a livello mondiale dei diritti per farmaci per il trattamento di malattie rare in pazienti adulti. Secondo gli analisti della banca d’affari con questa acquisizione Recordati migliorerà la propria posizione di mercato in linea con la strategia di crescita esterna annunciata dalla società. «Le nostre previsioni — conclude Imi — ipotizzando ricavi aggiuntivi per 150-200 milioni e un Ebit margin in linea con il resto del gruppo». Più cauta Mediobanca Securities che ha riavviato la copertura sul titolo con rating neutral e un prezzo obiettivo di 39 euro. «L’8 maggio — si legge in un recente report — la società ha presentato il nuovo piano aziendale per tre anni, che si muove in completa continuità con la strategia storica dell’azienda». Banca Generali è il miglior titolo per performance tra le società del comparto finanziario con un balzo in avanti del 624%. Mentre da inizio anno il progresso sfiora il 50%, più del doppio dell’indice di appartenenza. Anche in questo caso prevalgono i giudizi positivi tra gli analisti. Tra questi Mediobanca Securities che ha confermato la raccomandazione outperform (farà meglio del mercato) e il prezzo obiettivo dopo che la società ha annunciato l’attuazione del piano per il riacquisto di azioni proprie.
I campioni del rendimento sulle lunghe distanze in Piazza Affari restano comunque gli appartenenti all’indice Star. Quest’ultimo in 10 anni ha infatti accumulato un guadagno del 361%. A mettersi in particolare evidenza è Amplifon che può vantarsi del fatto di fare parte sia del listino delle blue chip che dei titoli ad alti requisiti. Il risultato di un miglioramento non solo delle performance: +826% in 10 anni, ma anche dei livelli di liquidità e di governance. Nel 2019 le cose continuano ad andare bene con un progresso del 54% che ha proiettato il titolo su nuovi massimi storici. Sul titolo si è recentemente espressa Mediobanca Securities confermando il rating neutral e il target di 18 euro in attesa dei conti trimestrali in agenda per il 30 luglio. Gli analisti si attendono una crescita organica dei ricavi del 5,6% e un aumento dell’ebit ricorrente del 20%. Attesa pure una conferma del positivo outlook sul 2019 da parte del management.
Multinazionali tascabili e leader di nicchia: ecco quali sono i campioni del rendimento degli ultimi dieci anni