Chi mette la parità di genere in portafoglio
Nordea punta sulla diversità di genere. E lo fa con il Global Gender Diversity Fund. Lanciato lo scorso marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, il fondo investe in aziende che rispettano un’equa rappresentanza dei sessi. Inoltre, integra altri criteri Esg (Environmental, social e governance), come l’esclusione delle compagnie coinvolte in violazioni di leggi internazionali o di norme relative alla protezione dell’ambiente, ai diritti umani o a standard lavorativi.
«Valorizziamo le aziende che dimostrano un’equa rappresentanza nel senior management, executive management e nel board — commenta Rita Caria, product manager di Nordea Asset Management —. Siamo convinti che la gender diversity influenzi la profittabilità di un’azienda premiando le realtà che la promuovono. Oltre a essere una tematica sociale, quindi, è anche correlata al successo del business».
Come testimoniano i numeri di una ricerca che Nordea ha condotto in Europa nel 2018 sulle 100 Blue chip nordiche quotate che fanno parte dei principali indici azionari. Lo studio ha evidenziato che la volatilità del ritorno sul capitale è molto più bassa per le aziende che hanno un management maggiormente diversificato. E questo porta anche a una maggiore creazione di valore.
«Se uomini e donne hanno le stesse capacità allora devono avere anche le stesse opportunità — argomenta Caria —. Eppure, solo il 6% delle 500 società a più alta capitalizzazione nel mondo hanno una donna nel ruolo di Ceo. Il nostro obiettivo è promuovere un cambiamento e lo facciamo investendo attraverso il Global Gender Diversity Fund nelle società che sono molte attive in termini di diversità di genere». La stessa Nordea, come società, si fa promotrice in tal senso. «Pur essendo una società nordica, nel nostro team ci sono persone provenienti da tutto il mondo — puntualizza Caria —. Crediamo che questa diversità favorisca il lavoro di squadra, porti più idee, innovazione e una maggiore efficienza. Rendere i team più integrati, e questo vale per tutti i settori, aiuta le società a essere più produttive». Secondo l’esperta di Nordea, i settori più attivi nella diversificazione di genere sono l’information technology e il finanziario, «ed è proprio qui che si possono trovare le migliori opportunità d’investimento. I comparti peggiori, invece, sono quello dell’energia, materie prime e utility. Guardando ai Paesi, la leadership in Europa spetta ai Paesi nordici, mentre i
Nordea ritiene che la gender diversity influenzi la profittabilità di un’azienda premiando le realtà che la promuovono Rita Caria, product manager di Nordea Asset Management: «I settori più attivi nella diversificazione di genere sono l’information technology e il finanziario. I peggiori sono energia e materie prime
mercati emergenti sono ancora un passo indietro».
Oltre al Gender Diversity, Caria vede altri trend sostenibili su cui focalizzarsi, come il cambiamento climatico e la maggiore attenzione verso l’ambiente: «un tema che i nostri clienti possono cavalcare con il Global Climate and Environment Fund. Non è uno strumento puro Esg; è un tematico, ma integra i principi sostenibili, come la maggioranza dei nostri prodotti. Comunque, abbiamo anche una gamma di fondi, denominata Stars, totalmente dedicata agli investimenti Esg, un trend che sta diventando sempre più importante. Le nostre strategie Stars mirano a individuare i leader aziendali del domani nel campo degli investimenti sostenibili con 3 obiettivi chiave: investire in aziende all’altezza degli standard Esg di Nordea, sovraperformare l’indice di riferimento e generare un impatto duraturo — conclude —. Abbiamo un approccio molto attivo nella gestione, cercando di aiutare le aziende nel migliorare gli ambiti di sostenibilità». La gamma dei fondi Stars è composta da 5 prodotti azionari, ma l’intenzione di Nordea è aumentare la copertura anche sul mercato dei bond.