STUDI LEGALI, UN BUSINESS DA 2,5 MILIARDI ECCO GI AVVOCATI CHE FATTURANO DI PIÙ
Anno record per gli studi legali. In testa Bonellierede (194 milioni), poi Pwc Tls, Gianni Origoni Grippo Cappelli. Ma il 2020 sarà in salita
Potrebbero volerci parecchi anni prima di rivedere certe cifre record toccate dagli studi d’affari durante il 2019. La pandemia certamente taglierà i fatturati di questo 2020, ma adesso è il momento di tirare le somme (nel vero senso) del giro d’affari 2019 e celebrare l’annuale «Best 50», la classifica dei 50 migliori studi d’affari d’italia curata da Legalcommunity, piattaforma di informazione giornalistica dedicata al mercato dei servizi legali d’affari.
Il 2019 è stato un anno di crescita record a cominciare dal fatturato complessivo prodotto dagli studi che, per la prima volta, ha superato il tetto dei 2,5 miliardi di euro, mettendo a segno una performance di circa il 5% rispetto all’anno precedente.
«Il divario tra quest’anno e il 2019 sarà importante — concorda Nicola Di Molfetta, responsabile di Legalcomunity — malgrado il primo trimestre non sia andato male. Il mercato subirà un’importante frenata nei prossimi mesi. Inutile illudersi: il calo della liquidità finirà per frenare i deal più importanti e anche in campo finanziario in pochi avranno voglia di avventurarsi in operazioni molto onerose. Quasi certamente anche lo scenario stesso degli studi legali cambierà: assisteremo a fusioni, acquisizioni e molti accorpamenti. Nel prossimo futuro i piccoli studi soffriranno di più e sarà meglio affrontare la crisi con le spalle più larghe. Poi molto dipenderà dalla durata della crisi e la maggior parte degli studi legali sono convinti che nel 2021 il mercato ripartirà»
La top five
Nelle 50 realtà che compongono la classifica (in cui appaiono i dati stimati da Legalcommunity) lavorano complessivamente più di 9.600 professionisti tra avvocati e commercialisti. I numeri dicono che mediamente, negli studi della Best 50 il rapporto soci/collaboratori è di uno a cinque, l’origine dei ricavi è suddivisa in media fra un 30% da attività estera e un 70% da attività nazionale, mentre la percentuale dei costi sul fatturato è del 54% (in calo di due punti percentuali rispetto al dato rilevato lo scorso anno). Anche in questo caso si tratta di un dato medio.
In vetta Bonellierede che si conferma al primo posto della Best 50. L’organizzazione presieduta da Stefano Simontacchi ha chiuso il 2019 con un incremento del proprio giro d’affari del 17% rispetto al dato stimato per l’esercizio precedente ed è arrivata a totalizzare un fatturato di 194 milioni di euro. È l’effetto «with Lombardi». Infatti, nel corso dell’anno passato, lo studio ha realizzato l’integrazione della super boutique Lombardi e Associati , grazie a cui, ha visto aumentare non solo la propria squadra di soci (cresciuti complessivamente di 15 unità nel corso dell’anno grazie a 8 innesti dall’esterno e 7 promozioni interne) ma ha centrato l’obiettivo di rafforzare in maniera determinante alcune aree di attività strategiche (a cominciare dal contenzioso e dal restructuring) concretizzando una crescita per distacco rispetto al resto del mercato. In seconda posizione troviamo Pwc Tls che, mettendo a segno una crescita del 15% del proprio fatturato, ha realizzato un giro d’affari di 161,4 milioni di euro. Anche nel caso del tax & legal di Pwc, guidato da Fabrizio Acerbis, il 2019 ha consolidato gli effetti di una strategia sempre più mirata a posizionare l’organizzazione anche sul fronte delle grandi operazioni straordinarie. Terzo gradino del podio della Best 50, per Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners. Lo studio fondato da Francesco Gianni e Gianbattista Origoni ha realizzato una crescita del 4,8% totalizzando ricavi pari a 152 milioni di euro. La cinquina di testa della edizione 2020 della classifica è completata da Chiomenti che totalizza un fatturato stimato pari a 141,5 milioni in crescita dell’8% sul 2018 e Pirola Pennuto Zei che si porta a 132,9 milioni.
I velocisti
Tra i big italiani, subito dopo Bonellierede è Legance l’insegna che ha messo a segno la crescita maggiore con un incremento del giro d’affari del 13,1% che ha portato a 95 milioni l’incassato dello studio. Se Legance ha sfiorato i 100 milioni di fatturato nel 2019, Dla Piper è riuscito a sfondare il tetto delle tre cifre chiudendo l’ultimo esercizio con una crescita dei ricavi del 15,4% pari a 100,9 milioni di euro. A proposito di crescite importanti, non può passare inosservata la performance messa a segno da Andersen Tax & Legal che quest’anno entra nella Best 50 con 12 milioni di fatturato.
Il dato che fa sperare per il futuro? I grandi studi non stanno operando tagli sulla forza lavoro: si assiste a tagli di bonus, rinunce a dividendi ma pochissimi licenziamenti o riduzioni di organico. Segnale evidente che c’è fiducia in una veloce ripresa. E per ripartire in fretta c’è bisogno di forza lavoro talentuosa e già formata.
Il secondo semestre sarà il più complesso: la crisi di liquidità frenerà il mercato finanziario Anche qui si prevedono fusioni e acquisizioni