Deposito remunerato e piano di accumulo: viaggio organizzato
Per chi vuole un unico strumento
Entrare gradualmente nei mercati, sia azionari sia obbligazionari, senza però rinunciare a una remunerazione sulla liquidità in giacenza sul conto corrente.
È la logica che ha spinto Banca Mediolanum a lanciare sul mercato un nuovo prodotto, Double Chance, che si colloca a metà strada tra un conto deposito e uno strumento di investimento in Borsa. In questo modo si riesce a superare lo scoglio psicologico legato alle recenti vendite da panico che hanno fatto crollare i mercati, riducendo allo stesso tempo la volatilità. D’altronde, per usare proprio le parole più volte pronunciate dal patron di Banca Mediolanum, Ennio Doris, è proprio nei momenti peggiori che sul mercato è possibile trovare le migliori opportunità. La strategia, sottoscrivibile entro il 28 maggio, prevede un investimento minimo di 25 mila euro per chi investe sul mercato azionario e di 15 mila per chi invece decide di puntare sulle obbligazioni. Il tasso di interesse, invece, può arrivare fino al 2% lordo annuo (gli interessi saranno accreditati direttamente sul conto corrente) e varia in relazione alla durata del piano, che può essere a 3, 6 o 12 mesi, e del tipo di investimento. In pratica, aderendo al piano Double Chance, il capitale investito confluirà inizialmente su un conto corrente tecnico per poi essere trasferito con un piano programmato di versamenti costanti (due volte al mese fino a esaurimento) in una selezione di prodotti e servizi distribuiti da Banca Mediolanum (fondi Best Brands, Challenge Funds e Sistema Fondi Italia), prodotti di investimento assicurativi (My Life, My Life Wealth e My Life Wealth Extra) e in un servizio di gestione individuale di portafogli (My Style). Le durate sono a 3, 6 e 12 mesi, mentre il tasso di interesse riconosciuto sulle giacenze nel conto di base è dello 0,75% lordo su base annua se si sceglie l’investimento obbligazionario e del 2% con la linea azionaria. Sulle durate inferiori a un anno il tasso sulla liquidità diminuisce in proporzione. I costi variano dall’1,5% al 2,25%.