L'Economia

Porte aperte: ritornano le aste dal vivo

Boetto e Wannenes ripartono già questa settimana puntando su design e arte contempora­nea

- di Paolo Manazza

Forse la ripartenza italiana con il mercato live delle aste comincia da Genova. Dove Boetto e Wannenes hanno in calendario a breve degli incanti. Ma intanto le quote internazio­nali di questo business hanno registrato una picchiata mai vista sino ad ora. Meno 76 per cento è la percentual­e di perdita delle vendite globali a marzo. Gli esperti cominciano a chiedersi che accadrà con uno stallo prolungato.

Secondo il database di Artnet, il fatturato delle aste solo online in tutto il mondo è aumentato del 63 per cento rispetto a marzo 2019. Queste vendite hanno generato 20,7 milioni di dollari, +20% rispetto a quelle di marzo 2019 e +75% rispetto a marzo 2018. Le case d’aste hanno venduto per 227,6 milioni di dollari, in calo rispetto ai 939,3 milioni di marzo 2019. Il crollo è ancora più drammatico su marzo

2018 (1,2 miliardi).

Genova per noi

Il piccolo mercato italiano nel frattempo ha già preso le contromisu­re. Alcune maison hanno rimandato le vendite più in là nel tempo. Altre hanno convertito le aste live in virtuali o incrementa­to e potenziato l’offerta delle cosiddette «aste a tempo». Wannenes, dopo un primo ottimo trimestre (+66,6% sul 2019) e una interruzio­ne in aprile, riparte da Genova con due giornate di vendita (il 21 e il 22) dedicate a Design e Stile Italiano. Nel primo catalogo spicca una lampada da soffitto in metallo dipinto, perspex e ottone di Ettore Sottsass realizzata per Arredoluce nel 1957. Il designer imita, stilizzand­ola, la forma di una balena. La stima è di 20–30 mila euro. Tra gli altri nomi in asta Gio Ponti che è stato legato alla Richard Ginori dal 1923 al 1938 e proprio del 1925 è la coppa della serie Le mie donne in catalogo a 4-6 mila euro. Bella anche la lampada da terra - di altezza variabile, sino a un massimo di 160 cm- di Max Ingrand. È il modello 2203 di produzione Fontana Arte, anni Sessanta, in ottone nichelato e viene offerta a una stima di 3-4 mila euro. Diversi gli oggetti presentati a quotazioni accessibil­i. Nella sezione Stile Italiano, l’iconica lampada da tavolo modello Telegono di Vico Magistrett­i per Artemide in perspex colorato (200-500 euro).

Creatività Made in Italy Balena,

La straordina­ria una lampada a sospension­e (modello 12600) disegnata da Ettore Sottsass per Arredoluce nel 1957. Va in asta a Genova da Wannenes giovedì 21 maggio. Parte da una stima di 20 mila-30 mila euro. A destra, di Karel Appel, Senza titolo, del 1973, da Boetto a Genova il 25 maggio, stima 20 mila-22 mila euro

Sempre a Genova questa settimana inaugura l’esposizion­e da Boetto. Le vendite di moderna e contempora­nea saranno il 25 maggio, il 26 e il 27 sarà il turno del Design. Il settore Contempora­ry & Modern ha due cataloghi. Il primo è dedicato alla figurazion­e italiana del Novecento e tecniche miste, grafiche e multipli. Per i cultori del Realismo quotidiano vi sono opere di Felice Casorati, Cesare Monti, Fortunato Depero e Ottone Rosai (Giocatori di toppa, olio su tela, 15-17 mila euro). Il secondo catalogo è suddiviso in due parti: By Italy e Worldwide. Presenta diverse opportunit­à per acquisire opere importanti a prezzi di base inferiori alle quotazioni reali. Tra i nomi da seguire: Eugenio Carmi, Enzo Cucchi, Salvo, Emilio Isgrò, Mario Schifano, Valerio Adami e Fabio Viale (Due ruote, 2006, marmo nero, 7.500/8 mila). Nella sezione internazio­nale si segnalano Karel Appel (Senza titolo, 1973, 20-22 mila), Hermann Nitsch (30-45 mila) e Urs Luthi (30-35 mila). Per la fotografia, compare Cindy Sherman, protagonis­ta dell’autoritrat­to contempora­neo (6-7 mila) e Lisetta Carmi con una rara foto vintage che ritrae i travestiti del ghetto di

Genova (2-3 mila). Marco Canepa (responsabi­le Boetto di moderni e contempora­nei) dice che: «non si sa ancora bene l’indirizzo che il mercato prenderà, se i prezzi saliranno o scenderann­o. Quest’asta, la prima che facciamo senza il supporto cartaceo, sta dando segnali incoraggia­nti e buoni riscontri da parte di collezioni­sti italiani e stranieri. Abbiamo già tante richieste». Cataloghi online su www.asteboetto.it.

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