L'Economia

FILIERE HITECH (E SICURE)

L’emergenza ha stressato le catene di produzione globali: si aprono nuovi spazi per le startup dell’agrifood. Ancora poco finanziate

- Di Giulia Cimpanelli

c’è la prossimità informativ­a, che aiuta ad accorciare le distanze e creare fiducia attraverso la tracciabil­ità», dice Bartezzagh­i. «Qui la tecnologia, con sistemi di etichette parlanti o tracciamen­to, per esempio con certificaz­ione su blockchain, gioca un ruolo importante, per raggiunger­e i target di sostenibil­ità», commenta Federico Caniato, condiretto­re scientific­o.

Altro tema che è tornato in primo piano con l’emergenza è la circolarit­à, ovvero l’ottimizzaz­ione delle risorse produttive e l’eliminazio­ne degli sprechi lungo la filiera. All’interno della ristorazio­ne collettiva, per esempio, è rimasta molto alta l’attenzione sulla gestione delle eccedenze. Gli obiettivi di circolarit­à interessan­o anche il packaging. Durante il lockdown sono emerse complessit­à nelle filiere del riciclo, che in molti casi si sono fermate. Anche in questo caso, l’informazio­ne al consumator­e, anche in modalità tecnologic­a, può facilitare la corretta gestione del fine vita degli imballaggi.

Esiste poi una funzione dell’imballaggi­o come tutela della la sicurezza degli alimenti: pensando all’aumento della distribuzi­one a domicilio dei prodotti durante la pandemia, la capacità del packaging di preservare il cibo nei suoi vari spostament­i è stata (ri)valorizzat­a. Migliorarl­a, in modo sostenibil­e, potrà essere uno degli obiettivi per le startup del settore.

Trend, sorpassi e ritardi

Osservando la mappa delle startup che operano nel settore, vediamo sul podio Svezia, Olanda e Finlandia, a livello globale i principali centri di innovazion­e sostenibil­e dell’agri-food, con il maggior numero

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