LE PROPOSTE DI BANKITALIA PER AUMENTARE LA PRODUTTIVITÀ
Innalzare la produttività, la cui debolezza è responsabile della bassa crescita italiana. Qui si concentrano l’analisi e le proposte del governatore della Banca d’italia, protagonista dell’intervento più importante agli Stati generali del governo.
Per riportare l’aumento del pil all’1,5% l’anno, dice Ignazio Visco, serve un aumento medio della produttività del lavoro di quasi un punto percentuale annuo. «È un obiettivo alla nostra portata, ma conseguirlo presuppone una rottura rispetto all’esperienza storica più recente». Richiede che vengano sciolti quei «nodi strutturali» che per troppo tempo non siamo stati capaci di allentare. Non illudiamoci, osserva il governatore, i ritardi di produttività accumulati in questi vent’anni (anche per ragioni demografiche) non saranno colmati con «le misure di stabilizzazione macroeconomica» (cioè con i soldi dell’europa). Il sostegno alle famiglie e alle imprese è cruciale in emergenza per lenire i costi economico-sociali della crisi. Ma adesso è fondamentale stabilire il percorso di riforma più adatto ad aumentare la crescita. La decrescita, sottintende Visco, non può che essere infelice. Oltre all’investimento nelle infrastrutture, oggi inadeguate (guardate la situazione drammatica delle autostrade in Liguria), ci sono tre macro aree nelle quali è più urgente intervenire: burocrazia, innovazione tecnologica, salvaguardia del patrimonio naturale e artistico. Per ognuna di queste macro aree il governatore di Bankitalia propone interventi sulla cui necessità e autorevolezza nessuno può nutrire dubbi. La parola passa a chi ha il compito di decidere per il Paese. Anzi, più che la parola, sono gli «atti concreti» che servono. Chi ha responsabilità di governo deve esercitarle. Gli esempi di «cose realizzate» per ora arrivano soprattutto dalle città e dalle regioni: ad esempio dal lavoro di sindaci come Sala a Milano e Bucci a Genova e di governatori come Bonaccini in Emiliaromagna e Zaia in Veneto. La raccomandazione per la fase 3 è molto chiara: metteteci la faccia, senza mascherina.