L'Economia

Quando lo sconto «azzoppa» troppo l’assegno futuro

- Andrea Carbone

Conviene pagare di meno il riscatto di laurea oggi, ma avere una pensione più bassa domani? Questo è l’annoso dilemma che riguarda molti lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima del 1996. La generazion­e dei nati nel 1965 può aiutarci, attraverso tre simulazion­i, a mostrare i tanti aspetti da considerar­e nella scelta.

Innanzitut­to, per chi ha iniziato a lavorare a 25 e 27 anni, il riscatto di 5 anni di studi comportere­bbe un anticipo del momento della pensione, mentre per chi ha iniziato a lavorare tardi, a 30 anni, il riscatto — agevolato o tradiziona­le che sia — servirebbe solo ad aumentare il valore dell’assegno pensionist­ico, ma non ad anticipare l’entrata in pensione.

Per chi ha iniziato a lavorare a 25 anni, l’anticipo sarebbe di 4 anni e 6 mesi; il riscatto di laurea agevolato consentire­bbe un notevole risparmio, in quanto costerebbe complessiv­amente 15.438 euro al netto della deducibili­tà fiscale, rateizzabi­li in dieci anni, invece dei circa 52.000 euro del riscatto di laurea tradiziona­le, basato sul concetto di riserva matematica.

Ma per poter pagare in modo agevolato è necessario optare per una pensione calcolata integralme­nte con il sistema contributi­vo, passando da 1.868 euro netti al mese a circa 1.616. Meglio risparmiar­e oggi circa 36.000 euro, o avere 250 euro al mese in meno per sempre?

Quando si parla di previdenza può essere utile fare i conti sommando le pensioni incassate fino a vita media. In questa prospettiv­a, al netto del costo, il riscatto tradiziona­le darebbe circa 32.000 euro in più rispetto a quello agevolato. Il minor costo oggi sarebbe quindi più che vanificato dal minor valore della pensione futura.

Da un punto di vista meramente numerico, il riscatto agevolato, previa opzione per il sistema di contributi­vo, non sarebbe quindi convenient­e per il caso simulato. Discorso analogo per chi avesse iniziato a lavorare più tardi, a 27 anni. In termini temporali, con il riscatto di laurea si risparmier­ebbero solo 2 anni e 5 mesi. Il costo con il sistema agevolato sarebbe più basso di circa 35.000 euro (15.438 euro invece di 50.192), ma si avrebbe una riduzione dell’assegno pensionist­ico di circa 210 euro. Anche in questo caso il minor costo del riscatto verrebbe vanificato, portando complessiv­amente, a vita media, ad una perdita di 18.000 euro in caso di adesione all’opzione contributi­va e al successivo riscatto agevolato. Prima di prendere una decisione è quindi necessario analizzare attentamen­te la propria situazione contributi­va.

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