C’è un «giallo» in Vaticano, ma è un francobollo
Di fatto le due gemme filateliche di quello che fu lo Stato Pontificio non sono neppure dei veri e propri francobolli, ma studi o progetti per nuove emissioni che per varie ragioni non riuscirono ad approdare agli sportelli della posta.
Il caso più clamoroso è rappresentato dal 20 bai, giallo di nome e di fatto. Di questa prova fino a non molti anni fa si parlava di un unico foglio, con giusto orgoglio esibito dal Museo filatelico vaticano. Poi arrivò un esemplare singolo, transitato da Bolaffi ed ora offerto a trattativa privata dalla casa d’aste svizzera David Feldman, quindi un foglio intero di 100 in mani private e, più recentemente, una striscia di cinque. Dalla quale proviene l’esemplare che nell’incanto del 7 luglio, la casa d’aste milanese Il Ponte (www.ponteonline.com), propone a 50 mila-70 mila euro.
Ma sono solo questi gli esemplari di quello che nel 1858 avrebbe dovuto essere un francobollo da 20 bai? Pare proprio di no. Negli anni Quaranta del secolo scorso lo studioso Emilio Diena scrisse di aver visto «alcuni fogli» mostratili dal Conservatore della collezione filatelica del Vaticano. Alle richieste chiarificatrici il Vaticano non ha mai risposto. Salvo la precisazione di Pier Paolo Francini, quand’era direttore dell’ufficio filatelico vaticano, il quale ammise la presenza negli archivi di «un certo numero di esemplari sciolti, ma mal tagliati». Decisamente più raro, visto che se ne conoscono solo sette esemplari, il secondo francobollo non emesso dello Stato del Papa re. Si tratta del tre centesimi verde per il quale la stima viene rivelata su richiesta. Cinquecento e poco più i lotti dell’incanto. Tra questi, una lettera spedita il 2 dicembre 1859 da Firenze a Venezia, ed affrancata con 9 crazie (pari a 60 centesimi) del Governo provvisorio, aiuta a capire come fosse complicato comunicare nell’italia che stava unificandosi. Infatti dopo l’occupazione sarda delle Romagne, la corrispondenza dalla Toscana per l’austria doveva transitare per la Svizzera. Con tempi e costi superiori alla norma.