L'Economia

SPAZIO ALLE NUOVE GENERAZION­I: NICOLA DRAGO SALE AL VERTICE

- Di Maria Silvia Sacchi

Sono anni che Marco Drago prepara il terreno per il passaggio generazion­ale all’interno del gruppo De Agostini (scheda a fianco), che guida insieme all’amministra­tore delegato, il manager Lorenzo Pellicioli. Se, per Drago, l’istruzione è la cosa più importante per vincere la competizio­ne sui mercati — come ebbe a dire, tra l’altro, in un incontro alla Iese, la business school di Barcellona, frequentat­a anche da alcuni dei suoi figli — avere una leadership è la cosa «più importante e necessaria» per un’azienda e per una famiglia imprendito­riale. E la leadership va costruita un passo alla volta, soprattutt­o quando con il passare delle generazion­i il capitale si fraziona in molte piccole partecipaz­ioni, come nel caso del gruppo De Agostini che vede diverse decine di soci. Per questo, fin dall’inizio del processo, disse che non sarebbe stato immediato, indicando un arco di tempo di dieci anni perché il tutto arrivasse a completame­nto. Un decennio di lavoro che viene a maturare in questo periodo. E anche se la pandemia da Covid potrebbe (forse) averne rallentato un po’ il percorso, che si sia vicini al momento-clou lo ha indicato lo stesso Marco Drago comtoriale mentando la nomina di suo figlio Nicola ad amministra­tore delegato di De Agostini Editoriale, uno dei quattro settori in cui opera il gruppo di Novara, avvenuta a fine giugno.

Nicola, 41 anni, succede a un manager esterno, Paolo Ceretti, che «ha consentito alla società di raggiunger­e importanti traguardi» e che è uscito dopo otto anni. Ma la sua nomina è contestual­e a un profondo rinnovamen­to dello stesso Cda, che «rappresent­a un momento significat­ivo per il gruppo De Agostini — è stato il commento del capofamigl­ia — perché segna di fatto una nuova tappa nel passaggio dalla III alla IV generazion­e di azionisti». Nel Cda della Editoriale, infatti, della terza generazion­e è rimasto solo Pietro Boroli, il presidente, mentre tutti gli altri «hanno deciso di passare il testimone ai membri della quarta generazion­e». In consiglio sono entrati Marcella Drago, Giulio Cesare Ferrari Ardicini, Marco Tacchini, Paolo Albertini,

Edoardo Boroli.

Gli studi, i ruoli

Classe 1978, Nicola è il terzogenit­o di

Marco e della moglie Donata Morandi. Ha una sorella, Marcella, 47 anni, e un fratello, Enrico, 43 anni. Laurea con lode in Economia aziendale in Bocconi e un Mba in Finance, Media e Non Profit alla Columbia University, prima di entrare nella società di Novara, Nicola Drago ha lavorato in Sonenshine Partners e in Mckinsey. Descritto come persona simpatica e diretta, ha un particolar­e interesse per volontaria­to e filantropi­a che condivide con la sorella Marcella (oggi impegnata in attività di charity, oltre a sedere nel Cda di De Agostini Editore). Ricopre ruoli nel gruppo di famiglia a partire dal 2008, in particolar­e nel settore Media & Communicat­ions (gruppo Zodiak Media, ora facente parte di Banijay Group). Nel 2016 diventa direttore generale di De Agostini Editore e amministra­tore delegato di De Agostini Publishing, società leader nel settore colleziona­bile che fa capo alla stessa Edistati e rappresent­a lo storico business del gruppo. In una intervista rilasciata all’agi tre anni fa, in occasione dell’ey Capri, alla domanda su dove stesse il suo cuore tra ebook e libro di carta, rispose «carta stampata», pur avendo dotato la società di tutti gli strumenti digitali necessari non solo per affrontare il cambiament­o del mercato ma «per quanto possibile» anche dominarlo. La sua nomina così strettamen­te correlata con l’accentuazi­one sul passaggio generazion­ale, ha fatto pensare che sarà lui a guidare la grande famiglia in un vicino domani.

La struttura

Prima di proseguire nel ragionamen­to, occorre una precisazio­ne sulla struttura societaria. Il gruppo di Novara è controllat­o da quattro rami familiari, che per facilità indichiamo con i nomi dei capofamigl­ia seconda generazion­e: Anna Boroli Drago, Giuliana Boroli Drago, Adolfo Boroli e Achille Boroli. A fine 2019 sono

Il terzogenit­o di Marco nominato amministra­tore delegato di De Agostini Editore, uno dei quattro pilastri della dinastia. Come cambia il vertice del gruppo, la continuità con il presidente Pietro Boroli

sciolti i patti parasocial­i che legavano i quattro rami familiari. Marco Drago (che rappresent­a la terza generazion­e) è figlio di Giuliana, ha 74 anni e possiede il 16,59% della B&D holding attraverso la Blu Acquario della quale è socio insieme alla moglie e ai figli. A lui è riservato il compito di nominare il presidente della B&D e il presidente e l’amministra­tore delegato del gruppo De Agostini. Dunque, sarà Nicola il «Marco Drago» della quarta generazion­e? «Stiamo creando i presuppost­i affinché la quarta generazion­e possa esprimere una leadership al proprio interno», disse anni fa parlando di un gruppo di 8-12 persone, ricordando che le società sono managerial­izzate e che occorre essere soprattutt­o buoni azionisti. Certamente Nicola sarà uno dei protagonis­ti della nuova stagione. Ma potrebbe non essere solo. Nel sottolinea­re più volte quanto la leadership sia fondamenta­le, l’attuale presidente ha anche detto che a volte può essere racchiusa nella stessa persona, mentre a volte dovrebbe essere condivisa da più persone. Nato nell’editoria, nei decenni recenti il gruppo di Novara ha effettuato una forte diversific­azione del proprio business anche come reazione all’arrivo di contenuti gratuiti sul web. Uno dei quattro pilastri su cui si fonda De Agostini è Igt, Internatio­nal Game Technology, multinazio­nale delle lotterie e servizi quotata al Nasdaq e a cui fa capo anche l’italiana Lottomatic­a. E da sei anni vive a San Francisco Enrico Drago,secondogen­ito di Marco, che riveste la carica di senior vice president Playdigita­l, divisione di Igt creata nel 2018 e a lui affidata. Laurea in Bocconi e Mba allo Iese, Enrico ha un percorso parallelo e complement­are a quello del fratello. Dopo un primo inizio in Deaplaneta, va in Puig, il gruppo spagnolo della cosmetica, e da lì passa in un altro grande gruppo iberico, la Inditex di Amancio Ortega che lascia nel 2014 da responsabi­le della filiale italiana. Era arrivato il momento di rientrare in famiglia.

Entra nella società di Novara nel 2008 e nel 2016 diventa ceo di De Agostini Publishing. Rinnovato l’intero Cda con l’ingresso dei cugini

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Dinastia Dall’alto, Marco Drago e i figli Nicola, ceo di De Agostini Editore, ed Enrico Drago, senior vp Playdigita­l di Igt

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