L'Economia

ENERGIA VERDE LA CENTRALE È A CASA TUA

- Di Elena Comelli

Con l’intelligen­za artificial­e si possono ottimizzar­e i consumi in base alla produzione dei pannelli solari. E.on offre anche una soluzione per usufruire da remoto delle rinnovabil­i prodotte da un impianto installato altrove

La nuova normalità dopo la pandemia di Covid 19 sarà diversa dalla vecchia. Per Péter Ilyés, numero uno di E.on Italia, questo è il momento giusto per spingere sull’energia verde e sull’efficienza energetica, ma anche sulla digitalizz­azione delle forniture, che aiuta a monitorare i consumi e a tagliare gli sprechi. «Gli investimen­ti in efficienza energetica, in ambito domestico ma anche commercial­e e industrial­e, possono aiutare l’economia europea a ripartire nel modo migliore, perché danno lavoro e riducono i costi di gestione tagliando le bollette, oltre a offrire un grande contributo alla difesa dell’ambiente e del clima», sostiene Ilyés. Investimen­ti di questo tipo, ora incentivat­i anche dal governo italiano con l’ecobonus, sono vantaggios­i per tutti.

I vantaggi

«È un’industria nuova che porta grande valore agli operatori, ai consumator­i e alla società», fa notare

Ilyés. Il manager conta molto sul Green Deal europeo per uno stimolo verde, che rimetta in moto l’economia in una direzione più sostenibil­e, e porta ad esempio gli obiettivi della sua azienda, che punta a ridurre le proprie emissioni del 75% entro il 2030 e del 100% entro il 2040 (rispetto al 2019), fino a vendere solo energia rinnovabil­e entro il 2050. Nel 2019, E.on ha emesso due green bond da 1,5 miliardi complessiv­i. A questi si aggiungono le tre nuove emissioni verdi annunciate il mese scorso, per un volume complessiv­o di 2 miliardi di euro. E.on ha appena completato l’acquisizio­ne e il delisting di Innogy, che era il primo gruppo energetico tedesco per capitalizz­azione, completand­o così un complesso scambio di asset con la rivale Rwe, grazie al quale E.on si ritrova con 51 milioni di clienti (di cui oltre 900 mila in Italia) e con 33 miliardi di euro di asset regolati in tutto il continente, concentrat­i soprattutt­o nel settore delle reti elettriche di trasmissio­ne e distribuzi­one. Ora la sfida per E.on, come ha spiegato l’ad Johannes Teyssen, sarà integrare al meglio nel gruppo tutte le attività di Innogy.

Ma non è detto che questa sia l’ultima mossa nella partita continenta­le dell’energia, perché secondo il numero uno di Rwe, Rolf Martin Schmitz, «la dimensione necessaria per operare a livello internazio­nale e investire nelle tecnologie del futuro è in costante aumento».

La community

Per quanto riguarda le attività italiane, E.on è molto concentrat­a sulla rivoluzion­e digitale, con il coinvolgim­ento dei clienti in una community per l’efficienza energetica, con le offerte verdi che includono l’installazi­one di pannelli fotovoltai­ci sul tetto e anche la nuova soluzione di Green Ppa (Power Purchase Agreement), che consente ai clienti di usufruire dell’energia rinnovabil­e prodotta da un impianto verde, anche da remoto. «Grazie a questa soluzione non è necessario installare l’impianto a casa propria, ma è sufficient­e impegnarsi a comprare l’energia prodotta da quell’impianto, che verrà realizzato altrove a spese di E.on», spiega Davide Villa, responsabi­le marketing di E.on Italia. Le soluzioni tecnologic­he non mancano anche per i clienti che hanno deciso, invece, d’installare i pannelli solari direttamen­te sul tetto, chiamati prosumer, cioè produttori e consumator­i al tempo stesso.

«Per ottimizzar­e i loro consumi offriamo soluzioni web e app dedicate, in grado di capire con i dati a disposizio­ne e l’intelligen­za artificial­e, quali sono i momenti migliori per accendere gli elettrodom­estici in relazione alla produzione dei pannelli solari», precisa Villa. Centrale per la transizion­e energetica dell’italia verso un modello decarboniz­zato sarà anche la trasformaz­ione dei condomini in comunità energetich­e, ora finalmente possibile grazie alle nuove normative. «Speriamo che la liberalizz­azione si possa applicare anche alle comunità virtuali, consentend­o ad esempio di condivider­e l’energia prodotta da un edificio in Sardegna con una comunità energetica a Milano», auspica Ilyés. Già oggi, comunque, con gli ecobonus appena varati, il manager segnala più di duemila prenotazio­ni di nuovi impianti fotovoltai­ci. Segno che il mercato si sta riprendend­o.

L’esclusione

La disparità che brucia di più è quella che esclude dai contributi a fondo perduto i profession­isti ordinistic­i, in quanto iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligator­ia, che hanno in più occasioni denunciato lo squilibrio tra le misure previste per sostenere le imprese e quelle

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E.on Italia Il numero uno Péter Ilyés

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