MASTER, LO S VILUPPO PASSA DALLA FINESTRA
Crede in una cultura organizzativa che metta al centro le persone Michele Loperfido, ceo di Master, gruppo barese che progetta e produce accessori e componenti ad alta tecnologia per i serramenti in alluminio. L’azienda, fondata a Conversano nel 1986 dallo stesso amministratore delegato con i soci Maria Luigia e Leonardo Lacatena, ha raggiunto un giro d’affari di 38 mi- lioni nel 2019 (+5% dal 2018), per metà realizzato oltreconfine. Alla base della crescita, l’innovazione costante (ad esempio con la creazione del super centro di ricerca per l’alluminio, Master Lab) e i continui investimenti per ridurre gli sprechi. L’azienda è stata la prima nel settore dei serramenti a entrare nel programma di valutazione dell’impronta ambientale del ministero dell’ambiente, per definire un metodo di calcolo preciso delle emissioni di anidride carbonica. «Con l’emergenza sanitaria — dice Loperfido — si è accelerato su un cambiamento già in corso, che mette al centro le persone e la loro sicurezza. Non si parla soltanto di una riscoperta degli spazi abitativi o di semplice risparmio energetico. È una nuova sensibilità». Nel mercato sui serramenti, sale così la domanda di tecnologie specifiche e di automazione. «Le tendenze saranno sempre più orientate a considerare le finestre oltre il classico ruolo domestico, più simili a un vestito tecnologico cucito su misura — dice il ceo —. Una rivoluzione. Si diffonderà la richiesta di pareti a vetri sempre più grandi, dai profili sottili e minimali, finestre-non finestre da usare come schermi, in grado di collegarsi e interagire con edifici e case intelligenti».
Il tutto senza dimenticare la lezione della pandemia che ha messo in evidenza la necessità umana di fluidità, flessibilità e adattamento. «Ci siamo scoperti fragili — dice Loperfido — ma anche capaci di resistenza. Perciò, adesso, oltre che di incentivi c’è bisogno di talenti. E di formazione continua per cambiare veramente in meglio l’economia».