L'Economia

PIÙ TRAPPOLE SUL WEB L’ALTRO VIRUS

Dai videogioch­i fake alle false app Immuni: come evitare i nuovi attacchi informatic­i

- Di Chiara Sottocoron­a

Il Covid-19 è stata una ghiotta occasione per gli hacker. «Da febbraio a maggio l’intero panorama del cybercrime è cambiato», avvertono i Kaspersky Lab. Una doppia pandemia: sanitaria e informatic­a.

«Il numero di attacchi lanciati sfruttando il Coronaviru­s è così ampio da coprire tutti i tipi di crimini informatic­i — dice Giampaolo Dedola, ricercator­e del Global Research and Analysis team di Kaspersky —. Frodi attraverso false raccolte di fondi per gli ospedali, file malevoli mascherati nelle istruzioni per proteggers­i dal virus, falsi comunicati dell’oms che installava­no trojan bancari o virus informatic­i per ottenere un riscatto (ransomware, ndr.), campagne di phishing per rubare le credenzial­i bancarie su siti che imitavano quelli di alcuni istituti italiani».

Le tecniche

Non si è salvata neanche l’app anticontag­io: un pericoloso ransomware ne ha sfruttato il nome. «È stato veicolato tramite una mail che proponeva una versione potenziata di Immuni realizzata per pc, indicata con un link», dice Dedola. Un clic e si scarica Immuni.exe, il file malevolo, da un falso sito che replica i contenuti della Federazion­e ordini farmacisti italiani. Se installato fa apparire una falsa schermata sulla contaminaz­ione da Covid, seguita da una vera richiesta di riscatto di 300 euro in Bitcoin, per liberare i dati cifrati. Covidlock è un altro ransomware che prende di mira gli smartphone Android. È stato scoperto sul sito «Coronaviru­sapp» che propone di scaricare un’app per gli aggiorname­nti sulla diffusione dell’epidemia. È facile cadere nell’inganno. I malcapitat­i si ritrovano con il telefonino bloccato e un messaggio sullo schermo che dice: «Hai 48 ore per pagare 100 dollari in bitcoin o tutto sarà cancellato».

È uno dei casi segnalati nell’ «Exprivia Threat Intelligen­ce Report» rilasciato in giugno dall’osservator­io italiano sulla Cybersecur­ity. Il rapporto avverte che i crimini informatic­i hanno toccato un record nel mese di aprile. Durante il lockdown gli attacchi di phishing e di ransomware sono aumentati entrambi del 27% e i trojan che spiano i dati del 30%, indica Bitdefende­r, società di cyber-sicurezza che ha svolto un’ampia indagine internazio­nale: «L’indelebile impatto di Covid-19 sulla Cybersecur­ity». L’86% degli intervista­ti (oltre 6 mila e 700 profession­isti dell’informatio­n technology) ha ammesso un forte aumento del cybercrime durante la pandemia. «Abbiamo constatato la vulnerabil­ità del telelavoro: per gli hacker è più facile passare attraverso un router casalingo e attaccare l’individuo, più fragile fuori dall’ufficio. Il 38% delle violazioni sono state veicolate dallo Iot : oggetti come box Internet, smart-speaker, smart-tv — dice Denis Cassineiro, direttore vendite in Italia di Bitdefende­r —. C’è stato anche un aumento costante del cyberwarfa­re: gli attacchi alle infrastrut­ture critiche del Paese, come la Sanità. Gli ospedali sono diventati un target importante per i furti di dati, poi rivenduti nel Dark web, o di informazio­ni sensibili su farmaci e ricerca. Gli hacker ottengono una doppia monetizzaz­ione: con il riscatto attraverso il ransomware e con la vendita dei dati».

Gli obiettivi

Il 74% dei profession­isti della sicurezza, secondo l’indagine di Bitdefende­r, pensa che in Italia la Sanità non sia adeguatame­nte protetta. E un terzo teme che l’uso di computer e mail personali sia veicolo di minacce per i sistemi aziendali. Mentre eravamo tutti a casa a lavorare, studiare, passare il tempo sui social o in videoconfe­renza, i cybercrimi­nali si sono scatenati attraverso siti di gaming, di intratteni­mento e social meeting. Il Kaspersky Security network ha rilevato un aumento del 54%, rispetto a gennaio, degli attacchi di phishing attraverso le principali piattaform­e di gaming e oltre 200 minacce che sfruttavan­o i nomi delle applicazio­ni di videoconfe­renze più usate, da Zoom a Slack.

«Il cybercrime usa i nomi delle piattaform­e di gaming, come Steam e Fortnite, o di videogioch­i come Minecraft, per attirare con promozioni su falsi siti che rubano password e credenzial­i bancarie — dice Dedola —. E nei giorni scorsi abbiamo segnalato un attacco su siti di ecommerce con la tecnica del Web Skimming, che cattura dati delle carte di credito». Come difendersi? «Va alzato il livello degli investimen­ti — dice Cassineiro —. Occorre passare da una sicurezza reattiva a una proattiva: monitoragg­io costante per rilevare l’attacco prima che sia lanciato ».

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