Speculatori in Piazza Affari: ecco i titoli più gettonati
Le scommesse al ribasso valgono oltre un miliardo. Nel mirino diverse banche ma anche Saipem, Ima. Il caso Diasorin, che guadagna quasi il 50% da gennaio
La scommessa sul ribasso di Piazza Affari vale 1 miliardo di euro. È questa la cifra che emerge da un’analisi de L’economia del Corriere sui più recenti dati Consob relativi alle «posizioni corte nette» superiori al’1% del capitale sociale, ossia le vendite allo scoperto sulle azioni e in strumenti finanziari derivati e altri simili. Il termometro della sfiducia sulla prosecuzione del rally del listino milanese che dai minimi successivi allo scoppio della pandemia in Italia è stato del 40%. Anche se il bilancio da inizio anno è ancora in rosso del 15% circa per l’indice delle blue chip.
La scommessa più forte è suddivisa tra bancari e industriali con particolare riferimento a quelli presenti nel campo dei prodotti per la cura della persona. Questi ultimi al centro dell’interesse del mercato, in senso positivo, per l’esposizione verso le soluzioni utili a fronteggiare le conseguenze della pandemia.
La lista
La scommessa ribassista più forte in questo momento è su Bper Banca, che vede oltre il 3% del capitale «venduto» allo scoperto sul mercato. Il titolo da inizio anno perde oltre il 50%, riflettendo quindi il fatto che le pressioni speculative sono riuscite nel loro intento. A metà giugno il titolo ho dovuto anche lasciare il paniere principale del listino milanese, insieme a Ferragamo, per fare posto a Inwit e Interpump. Bper resta comunque nella lista di riserva per un ritorno nell’indice principale di Piazza Affari nell’immediato futuro. Notizie positiva quella relativa alla conclusione della cessione, tramite cartolarizzazione, di un portafoglio di crediti in sofferenza da 1,2 miliardi, che consentirà di portare l’indice pro-forma sofferenze/impieghi al