L'Economia

Christie’s razionaliz­za e unisce i dipartimen­ti

- P. Man.

è in asta da Wannenes a Milano il 9 luglio, con autentica. Stima 18 mila-22 mila euro

Dagli Impression­isti ai Contempora­nei nasce XX-XXI

Una mega asta in arrivo con opere milionarie. E un deciso cambio di passo nella strategia di Christie’s, la major internazio­nale dell’arte di proprietà del multimilia­rdario francese François Pinault. Durante la conferenza stampa dell’asta globale, in arrivo venerdì prossimo 10 luglio, One: A Global Sale of the 20th Century (una staffetta tra Hong Kong, Parigi, Londra e New York) Christie’s ha annunciato la fusione in un unico dipartimen­to dei due comparti Impression­ist & Modern e Post-war & Contempora­ry. Si chiamerà «XX-XXI» e sarà guidato da Alex Rotter, in America, insieme a Giovanna Bertazzoni dall’europa, come vicepresid­ente. È stato il lavoro dietro alla mega asta One a far capire

One,

Susanne Capolongo (capo dipartimen­to Milano) ha commentato: «In questo periodo incerto per la nostra società, dalle informazio­ni che circolano relative alle trattative post-covid, sembra che il mercato dell’arte stia rispondend­o in modo entusiasma­nte. L’asta offre un insieme di lotti in grado di soddisfare ogni ricerca. Abbiamo lavori di importanza museale di Campigli, Music, Fontana e Salvo e una grande scultura di Mitoraj». Il bronzo dell’artista polacco è il top lot. Piede con mano (90-120 mila euro) del 2001 esprime bene il concetto di dialogo tra classicità e modernità, con gli eroi e i miti greci come trait d’union tra passato e futuro. Massimo Campigli è in catalogo con Teatro d’arte drammatica del 1940 le potenziali­tà di questa unione. Rotter ha detto che «il lavoro di squadra durante la creazione di questa asta-evento è stato fantastico. Sappiamo che è il momento giusto per unire i nostri team. Questa fusione incoragger­à nuovi dialoghi artistici». La super manager italiana Giovanna Bertazzoni ha spiegato che «unendoci raggiunger­emo una collaboraz­ione e una creatività ancora maggiori. Da anni notiamo una sincronia e integrazio­ne sempre più chiara tra il segmento impression­ista e moderno e quello contempora­neo. I clienti sono spesso gli stessi, soprattutt­o per le opere importanti. Da un lato i grandi compratori di arte contempora­nea vanno alle radici, guardano al moderno per trovare le basi dei fenomeni artistici attuali. Dall’altro i collezioni­sti d’arte moderna si spingono sempre più avanti, osano, si divertono e si interrogan­o comprando opere degli ultimi decenni. Il nuovo reparto XXXXI Century Art permette di sfruttare al massimo le potenziali­tà di questi scambi e lavorare insieme per renderli ancora più fecondi». Non si sa ancora quanto questo merge avrà ripercussi­oni sulla riduzione del personale. Anche se Guillaume Cerutti (ceo di Christie’s Internatio­nal) ha già dichiarato che l’azienda sta introducen­do alcune nuove misure, che includeran­no proprio «la riduzione del personale».

Questo del 1962 è stimato 18-24 milioni di dollari e offerto nell’asta il 10 luglio da Christie’s a New York

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Wayne Thiebaud Four Pinball Machines

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