RENZO ROSSO: SALUTE E AMBIENTE COSÌ DIVERSIFICO PER LA CRESCITA
L’imprenditore a capo di Otb (Diesel, Marni, Margiela, Viktor & Rolf, Amiri) ha accelerato nella diversificazione con le sue holding personali. Il filo conduttore? «Restare agganciato ai giovani. Come mi ha insegnato Cuccia»
Renzo Rosso era stato tra i pochissimi, vent’anni fa, a scommettere su un Federico Marchetti alle prime armi, investendo nell’allora neonata Yoox, prima piattaforma di e-commerce di moda. Inizio di un processo di diversificazione del fondatore di Diesel, oggi a capo della holding Otb che controlla oltre a Diesel marchi come Marni, Maison Margiela, Viktor & Rolf, Amiri.
Nel tempo, però, «l’altro» Renzo Rosso è cresciuto fino a diventare una componente importante delle attività della famiglia. L’imprenditore veneto ha sempre distinto tra la moda in senso stretto, in cui è nato, e tutto il resto che governa attraverso il mondo delle holding Red Circle, «il circolo Rosso, la nostra famiglia», dice facendo il punto, per la prima volta, sui suoi investimenti. I quali rispecchiano la sua storia e personalità (si va dalle aziende agricole alla Silicon Valley) e nascono non tanto per trovare spazio alla sua larga famiglia, dice, quanto per portare nuove idee a lui. «Mi danno gioia e mi permettono di sedere a tavoli e parlare con persone completamente diverse da me. Rappresentano uno stimolo continuo. Perché se stai chiuso nella tua azienda sei morto. Ho avuto un grande maestro, Enrico Cuccia: mi chiamava ogni due mesi per fare una chiacchierata, gli piaceva frequentare gente più giovane. Anche due settimane prima della sua morte ero andato a pranzo da lui. Faccio lo stesso e sono aiutato dall’avere sette figli dai 40 ai 4 anni di età: andare alle riunioni dei genitori, vedere i loro amici che vengono a casa, sentire la loro musica, sono tutte fonti per non perdere il contatto con il mondo che cambia. Io poi sono curioso, mi piace ascoltare».
Scouting
La diversificazione è cresciuta nell’ultimo decennio soprattutto grazie all’opera di scouting di Arianna Alessi, sua compagna e mamma della figlia più piccola. Nel portafoglio c’è «il digitale, naturalmente. Me ne occupavo già vent’anni fa e, ora, con la pandemia c’è stata un’accelerazione fortissima. Anche come azienda di moda stiamo sperimentando tantissimo: proprio l’altro giorno ho fatto il primo acquisto nel nostro nuovo showroom virtuale, è quasi meglio del vero, riesci a vedere ogni dettaglio. E, poi, mi interessano ambiente e salute». Di solito Rosso rileva quote di minoranza, ma sottoscrive una governance che gli consente di sedere in consiglio di amministrazione e poter far valere il proprio orientamento. Nel digitale Red Circle è presente nella social app Depop, nell’incubatore di start-up Hfarm e in Iconiq Capital, il family office che raccoglie alcuni dei nomi più importanti della Silicon Valley, tra cui il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, quello di Yahoo Jerry Yang e il co-fondatore di Linkedin Reid Hoffman. «Ogni volta che torno da un incontro con loro ho una carica pazzesca. Così come quando vado in Hfarm e vedo tutti questi ragazzi che inventano business che non esistono perché sono giovani e sentono esigenza di cose che noi non sentivamo… Torno a casa e dico “adesso cambio tutto”. Perché non solo aprono la mente a me, come persona, ma mi aiutano a guidare meglio il management».
Gli ultimi mesi, però, hanno visto una accelerazione nell’ambiente e nella salute, anche se in questo ambito fonti di mercato dicono che si registrerà anche un’uscita, quella dalla catena bio Naturasì, voci che l’imprenditore ha deciso di non commentare. Red Circle Investiments, dunque, è entrata in WOW Technology, società italiana fondata da Adriano Marin, ingegnere, e operativa nella decontaminazione in ambito nucleare, nell’estrazione di acqua da liquidi contaminati da agenti radioattivi e nella bonifica ambientale in ambito industriale per il trattamento dell’acqua, dei rifiuti liquidi e delle emulsioni oleose. «Sono società di cui si sentirà parlare molto, siamo nella fase di inizio dell’industrializzazione», dice Rosso. Quanto alla salute, è entrato in Techwald e Coimmune. La prima investe in società che sviluppano e portano sul mercato tecnologie medicali innovative come i micro-cateteri per interventi neurovascolari di Bendit Technologies di Tel Aviv, il sistema endoscopico per la cura dell’obesità di Nitinotes Surgica o le tecnologie per la riparazione non chirurgica delle valvole mitrali di Valcare.
Il ricordo del padre
Coimmune, invece, è una biotech americana che sta sviluppando e producendo terapie nell’ambito dell’immunologia oncologica con un team di ricerca basato a Monza e guidato dal direttore del dipartimento di oncologia pediatrica dell’università di Milano Andrea Biondi. «Per me il corpo è sempre stato importante, ho iniziato i primi check up a 30 anni, è una cultura che mi ha tramandato mio padre: mi diceva “vedrai che la gente della tua età morirà a 120 anni”, sentiva questo cambiamento. L’impegno nella sanità, per me, è molto vicino a quello che abbiamo con la nostra fondazione perché, è vero che in questo caso speriamo di avere anche un guadagno, ma la cosa davvero importante sarà poter dare agli ospedali le tecnologie e i risultati delle ricerche». Molto si è parlato negli ultimi tempi di due investimenti più tradizionali di Red Circle: Masi Agricola, uno dei produttori italiani di amaroni premiati al mondo («Sandro Boscaini è eccezionale, ha freschezza e velocità mentale veramente rara») e il più antico albergo di Cortina, l’hotel Ancora, di cui ha il 100% e che è andato ad aggiungersi al già posseduto Pelican di Miami Beach e Chiltern Firehouse di Londra. Cortina, ovvero l’emblema del lusso… «No, ho scelto Cortina, che ho scoperto tardi, perché è un’opera d’arte che ti riempie l’anima come la Gioconda. Da qualunque parte ti giri, è uno spettacolo. Saremo pronti per le Olimpiadi che spero diventino per Cortina ciò che è stato l’expo per Milano. Non posso ancora parlare dei nostri progetti, ma ho in mente un turismo di amici, luoghi che diventano il tuo club, il tuo punto di riferimento con grande sicurezza». Non è che finirà per distrarsi dal core business? Ad altri imprenditori, anche della sua terra, è successo. «Impossibile. Basta avere le persone giuste al posto giuste. E noi le abbiamo».