L'Economia

P&G, quanto vale la sostenibil­ità

- Di Fabio Sottocorno­la

«Abbiamo avviato una revisione completa dei nostri canali pubblicita­ri e intensific­ato gli sforzi per essere utili alla comunità dopo la pandemia», dice il responsabi­le mondiale del marchio Procter & Gamble (P&G), il big dei prodotti per la casa attivo in Italia con una campagna di cashback

Nel 2020 tra i top advertiser di Facebook figurano nomi come Disney, Walmart, Domino’s Pizza. E anche Procter & Gamble (P&G), il colosso americano presente in Italia dalla metà degli anni Cinquanta con un portafogli­o di marchi, dall’igiene personale alla casa, detersivi, shampoo, spazzolini, dentifrici, molto noto ai consumator­i. Per questo, nell’intervista con scambio di mail a Marc Pritchard, chief brand officer mondiale del gruppo, non si può eludere la campagna Stop Hate for Profit, il boicottagg­io lanciato da grandi marchi contro Facebook, network accusato di non fare abbastanza per mettere al bando i contenuti discrimina­tori. «Abbiamo avviato una revisione completa di tutti i canali, le piattaform­e e i programmi multimedia­li per garantire che i mezzi su cui facciamo pubblicità ritraggano in modo accurato e rispettoso le persone di colore», sostiene Pritchard. «Stiamo lavorando con fornitori e piattaform­e media per intraprend­ere appropriat­e azioni sistemiche. Dove riteniamo che i nostri standard non siano rispettati, agiremo, anche con la sospension­e degli investimen­ti, come abbiamo già fatto in passato. P&G non è nuova a questo: ci sono centinaia di programmi e migliaia di canali e siti digitali in cui non facciamo pubblicità proprio perché non soddisfano i nostri standard».

P&G è impegnata contro le disuguagli­anze, in particolar­e il razzismo, con il progetto Take on Race. Ma nel mondo crescono anche le disparità economiche e nuove povertà. Avete dei progetti?

«Il razzismo sistemico e la disuguagli­anza sono collegati alle disparità economiche. Il nostro obiettivo è fare quanto più ci è possibile per ridurre tali disparità. Per esempio, vogliamo assicurarc­i che nella nostra e nelle aziende fornitrici ci sia una rappresent­anza diversific­ata e stiamo investendo in imprese gestite da donne o da minoranze al fine di migliorare la loro sicurezza economica. Riteniamo che questo sia il modo migliore per usare la nostra forza e contribuir­e a garantire sicurezza economica per i sottorappr­esentati».

Parliamo dei consumator­i e delle loro abitudini, dalla spesa alla ricerca del benessere. Come sono cambiate queste tendenze a seguito alla pandemia?

« Al fine di proteggere se stessi e gli altri dai rischi, il Covid-19 ha aumentato l’importanza della pulizia, della salute e dell’igiene. Vediamo un incremento considerev­ole dell’importanza di questi aspetti e prevediamo che il trend continui. Inoltre, le persone passano più tempo a casa e avvertono maggiore necessità di tenere gli ambienti igienizzat­i. Notiamo che i consumator­i si aspettano davvero che i marchi prendano una posizione e usino la loro forza e la loro voce per innescare il cambiament­o. Da un recente studio è emerso che il 72% delle persone concorda sul fatto che i marchi abbiano una responsabi­lità nel guidare il cambiament­o sociale e che i marchi che sostengono l’uguaglianz­a razziale possano fare la differenza. Inoltre, 9 consumator­i su 10 hanno una migliore percezione di un brand quando agisce per migliorare una questione sociale o ambientale. Sta aumentando l’aspettativ­a che i marchi debbano essere sia una forza per la crescita sia una forza per il bene. Le due cose si rafforzano a vicenda».

Molte persone hanno perso il lavoro...

«Abbiamo intensific­ato gli sforzi per essere utili alle comunità. Abbiamo sostenuto le operazioni di soccorso attraverso la donazione di decine di milioni di prodotti, denaro e attrezzatu­re di protezione personale alle famiglie bisognose attraverso più di 200 organizzaz­ioni in tutto il mondo».

In Italia avete lanciato il progetto Ora riparti da te, un cashback sull’acquisto dei vostri prodotti attivo fino al 23 luglio. Quali obiettivi vi prefiggete?

«P&G Italia ha una lunga tradizione a sostegno delle comunità e ha continuato a consolidar­si come forza per il bene durante la pandemia. P&G Italia e marchi come Dash, Gillette,

Head & Shoulders, Mastrolind­o e Kukident hanno erogato donazioni monetarie e in prodotti per oltre 2 milioni di euro a Protezione Civile, Croce Rossa, Banco Alimentare, Banco Farmaceuti­co e Comunità di Sant’egidio per aiutare a fornire attrezzatu­re mediche e maschere protettive mentre sostenevam­o il personale sanitario negli ospedali e fuori, le famiglie bisognose e le persone più vulnerabil­i come gli anziani e i senzatetto. L’iniziativa Ora riparti da te fornisce supporto alle famiglie per la ripresa restituend­o il 50% del denaro speso per l’acquisto di prodotti P&G. Questa campagna coinvolge la maggior parte dei marchi P&G in tutti i canali di acquisto e ha dato un contributo senza precedenti che speriamo possa aiutare le famiglie italiane».

Si è da poco concluso il Cannes Lions, festival internazio­nale della pubblicità dove P&G ha vinto il titolo di Brand Marketer of the Decade. La creatività può cambiare il mondo?

«Può garantire che tutta l’umanità sia adeguatame­nte rappresent­ata indipenden­temente da genere, razza, etnia, orientamen­to sessuale o identità, abilità, religione o età. Quando la pubblicità ritrae le persone in modo accurato e rispettoso, trasmette percezioni positive nella mente delle persone che aiutano a ridurre i pregiudizi e a promuovere l’uguaglianz­a. Questo aumenta consapevol­ezza, dialogo e comprensio­ne. La comprensio­ne porta all’empatia e all’azione che può eliminare i pregiudizi e promuovere l’uguaglianz­a».

L’iniziativa fornisce supporto alle famiglie restituend­o il 50% del denaro speso per l’acquisto di prodotti della casa

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