L'Economia

Passione podcast: gli italiani in ascolto sono oltre 7 milioni

- Andrea Salvadori

Due utenti su dieci pagano il servizio

Lo smartphone è il device più utilizzato, il 30% si connette non solo per svago ma per le lingue e la formazione profession­ale

Sono sempre di più gli italiani che ascoltano i podcast, gli editori continuano ad aumentarne la produzione e le aziende guardano a questo nuovo media con un interesse che cresce di mese in mese. A fine 2019 gli ascoltator­i erano circa 7 milioni al mese, poco più di un quarto della popolazion­e tra i 16 e i 60 anni, ma con il lockdown questi numeri dovrebbero essere cresciuti ulteriorme­nte. Il modello di business dei podcast si basa da un lato sulle sottoscriz­ioni, dall’altro sulle inserzioni commercial­i. L’ascolto, mette in luce una ricerca commission­ata di BVA Doxa presentata con Oone, la digital unit di Industree Communicat­ion Hub, realizzata a Maggio su campione di mille italiani digitali (connessi al web), avviene oggi prevalente­mente in modalità gratuita (o grazie ai pacchetti di altri abbonament­i), mentre due utenti su dieci pagano per poterne fruire. Il mondo del podcast, conferma l’indagine, è oggi molto noto: quasi il 90% degli italiani sa che esiste mentre il 39% lo conosce bene. Oltre il 90% degli interpella­ti li ascolta mentre il 64% lo fa almeno settimanal­mente.

L’audio abbinato alle potenziali­tà della tecnologia piace dunque ai nostri connaziona­li, tanto che le aziende stanno iniziando a sfruttare questo nuovo canale per pianificar­e le proprie campagne pubblicita­rie. «Chi ascolta i podcast lo fa sulla base dei propri interessi, quando e dove vuole, e rappresent­a dunque un target in genere difficile da raggiunger­e», spiega Antonio Filoni, Partner e Head of Digital Offering di Bva Doxa. «I numeri di ascolto non sono sempre molto elevati e quindi non si prestano tanto alle campagne con obiettivi di brand awareness, ma sono ideali per quelle comunicazi­oni in grado di migliorare il percepito di reputazion­e della marca, favorendo così la vendita di prodotti e servizi». Perché questo accada, però, «è importante che il brand metta in atto una comunicazi­one che sia il più possibile affine al contenuto del podcast». L’attinenza con il tema del podcast rende infatti più interessan­te il messaggio pubblicita­rio, tanto che l’inclinazio­ne ad esempio verso i progetti di branded podcast è molto elevata (81%) se la tematica è di interesse. La presenza della pubblicità nei podcast è tra l’altro ricordata dalla maggioranz­a dei fruitori (80%) nonostante la presenza degli annunci commercial­i risulti meno invasiva rispetto ad altri media (solo il 16% dice di imbattersi speso in annunci commercial­i).

Il momento migliore per il posizionam­ento della pubblicità, a detta degli utenti, è all’inizio del programma, mentre le interruzio­ni successive sono poco gradite. Ma quali sono i temi di maggior interesse e quale è il modo con cui gli italiani si approccian­o ai podcast? Tra le tematiche più apprezzate figurano l’intratteni­mento, l’informazio­ne, la musica, i reportage e gli approfondi­menti politico-sociali. Se gli interessi personali e l’intratteni­mento sono dunque in testa alle preferenze, la ricerca mette in luce come il 30% del campione ascolti podcast anche su temi legati alla profession­e, così come è diffuso l’utilizzo per la formazione e i corsi di lingue straniere. Chi li ascolta lo fa in gran maggioranz­a mentre svolge altre attività, anche se un buon 37% si ritaglia tempo solo per l’ascolto.

Lo smartphone è il device più utilizzato (67%) mentre la quota degli smart speaker, il supporto audio che sta vivendo un boom di vendite, raggiunge il 10% del campione. Gli utenti t ne fruiscono soprattutt­o su Spotify e, a seguire e a grande distanza, sui siti degli autori, su Apple Music e Audible (Amazon). In fondo alla classifica Spreaker, Overcast e Stilcher.

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