L'Economia

MENO BUROCRAZIA, PIÙ COMPETENZE QUI INIZIA LA NUOVA STAGIONE

- Di Fabio Sottocorno­la

Banchieri, imprendito­ri e top manager nel seminario online di Accenture con L’economia. Bisio (Vodafone): le tlc hanno resistito, facciamo il 5G. Castagna (Banco Bpm): la crisi ha avvicinato credito e aziende. Scocchia (Kiko) e Ferretti Peretti (Amex): «cura» del cliente sempre più centrale

Anche dopo la fase più acuta del confinamen­to mondiale, il 58% delle persone è ancora riluttante a intraprend­ere un viaggio, uno su due non vuole salire su un mezzo pubblico e il 38% è titubante nel frequentar­e bar o ristoranti. Nei prossimi sei mesi questi timori si attenueran­no (scendendo del 14% in media) ma non scompaiono. Segno che stiamo assistendo a una slow recovery, sostengono gli analisti di Accenture, che ha realizzato il sondaggio globale presentato nel secondo appuntamen­to (in digitale) di Talk4growt­h, i seminari di Accenture con L’economia.

Le idee

Secondo Alberto Antonietti, strategy lead Accenture per l’italia, la tragedia del Covid-19 ha messo il Paese di fronte a un enorme test per la società e l’economia: c’è la possibilit­à di affrontare e superare i troppi «divide» da quello digital al mondo learning (scuola e apprendime­nto), fino alle aziende. «La nostra visione per consentire al Paese di cogliere questo momento unico, questa finestra di opportunit­à che può cambiare direzione allo sviluppo della competitiv­ità passa attraverso la costruzion­e di un modello di smart country, non più solo di smart city. Bisogna mettere a fattore comune competenze umane, e infrastrut­ture digitali. E puntare su leader capaci di execution». Solo così, sostiene l’esperto, l’italia saprà rispondere positivame­nte alla wake up call, la chiamata a svegliarsi e rialzarsi.

Insomma, un’occasione storica. «Di solito il nostro Paese performa meglio quando l’adrenalina sale. Quindi, non lasciamo che l’adrenalina scenda», conclude Antonietti. Alla sfida della wake up call hanno risposto, durante il webinar in diretta, quattro protagonis­ti dell’economia, in settori differenti.

Giuseppe Castagna, amministra­tore delegato di Banco Bpm, ha visto passare da 800 a ottomila i dipendenti in smart working nel giro di pochi giorni tenendo aperte le filiali «perché era importante». Ha messo l’accento sulla difficoltà maggiore: «Il rapporto con i clienti anziani, meno digitali ma che avevano anche più voglia e bisogno di una presenza fisica. Anche con le altre categorie, abbiamo dimostrato che era importante tenere aperto per garantire un dialogo con i clienti». Sul lato del business, invece, c’è l’esigenza di dare liquidità alle imprese: in due mesi la banca ha erogato oltre 50 mila microfinan­ziamenti sotto i 25 mila euro. A suo parere, questa situazione ha avvicinato impresa e sportelli. «Ora dobbiamo coinvolger­e la pubblica amministra­zione. E non lasciarci sfuggire, con i fondi europei, un’occasione che vale sei o sette manovre finanziari­e».

Per Cristina Scocchia, ad di Kiko, bisogna rispondere «con tempestivi­tà a questa wake up call. La stessa iniezione di liquidità data alle famiglie va garantita alle imprese. Da alcune settimane stiamo cercando un prestito Sace, ma i soldi in cassa non sono arrivati. Invece, le aziende straniere già li hanno. E la cassa serve per investire, oggi per domani. Altrimenti, nel lungo periodo saremo perdenti». Secondo Scocchia, che sta riaprendo con gradualità i 900 negozi a marchio Kiko, nel futuro i leader «dovranno avere sempre più cura delle persone».

Ma anche dei clienti, ha sottolinea­to Melissa Ferretti Peretti, ad di American Express Italia: «Nel giro di 48 ore in piena pandemia abbiamo deciso di restituire valore ai nostri clienti per l’ammontare di un miliardo. C’è bisogno di rassicurar­e le persone sulla tenuta del sistema economico». Un segnale positivo arriva dalla crescita del commercio di prossimità: i piccoli negozi di quartiere non sono spariti , anzi hanno incrementa­to (+ 27%) la richiesta di attivazion­e dei codici per vendere con l’e-commerce. Naturalmen­te, sono in aumento anche tutte le forme di pagamento digitale. Una grande capacità di tenuta è quella dimostrata dalle reti di tlc, come sottolinea Aldo Bisio, numero uno di Vodafone Italia: tra fine febbraio e inizio marzo il traffico in rete cresceva del 40% ogni settimana. «Abbiamo retto l’impatto grazie agli investimen­ti fatti negli anni sul 4G. Ora bisogna accelerare sul 5G. Se in autunno tornasse la pandemia, bisogna avere reti più solide». Inoltre, per il top manager ci vuole un piano nazionale di formazione al digitale per i lavoratori e meno burocrazia.

All’inizio del webinar , il business thinker americano Gary Hamel ha disegnato l’orizzonte futuro delle imprese di successo: zero burocrazia, molta creatività, resilienza. E puntare sul capitale umano: in agosto uscirà il suo nuovo libro, dal titolo Humanocrac­y.

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