Poste, Generali, Eni, Enel, Snam: le regine «sostenibili»
Il capitalismo cambia volto. Le aziende più sensibili alla sostenibilità adottano nuove strategie aziendali, dando la priorità alle esigenze dei clienti. E’ quanto ha evidenziato la quinta edizione dell’ Integrated Governance Index (IGI). Un’analisi quantitativa realizzata da Eticanews attraverso un questionario inviato a un campione di 270 aziende italiane quotate e non. E le non quotate interpellate sono raddoppiate rispetto a un anno fa. Obiettivo: valutare il grado di integrazione dei fattori Esg (environmental, social, governance) nelle strategie aziendali. Cinque le aziende più virtuose che, in base alle risposte date al questionario hanno ottenuto il punteggio più alto. Sono: Poste italiane, prima in classifica. Al secondo posto, a pari merito, Assicurazioni Generali ed Eni. Al terzo posto Snam ed Enel ex equo. «Rispetto al 2019 — spiega Luca Testoni di Eticanews — le aziende hanno una maggiore responsabilità sociale e stanno andando alla ricerca di un loro purpose, ovvero dello scopo della loro attività. Si spazzano via i vecchi concetti di missione e visione ancorati agli obiettivi economico-finanziari, per mettere al centro il rapporto dell’azienda con l’ambiente circostante, ovvero l’ambito sociale con cui l’azienda si rapporta».
Si ribalta l’impostazione strategica: si supera il concetto di capitalismo degli azionisti, per abbracciare il capitalismo degli stakeholder, (i portatori di interesse con cui l’azienda interagisce). «Per Generali — spiega Gabriele Galateri di Genola, presidente del Gruppo assicurativo — la sostenibilità rappresenta un impegno costante, che viene portato avanti in una prospettiva integrata da tutto il gruppo . Attribuiamo al purpose un ruolo essenziale, perché esprime il compito sociale fondamentale di Generali: aiutare le persone a costruire un futuro più sicuro prendendosi cura delle loro vite e dei loro sogni, con una visione di lungo termine che riguarda tutti i nostri stakeholders. Lo facciamo offrendo soluzioni innovative e personalizzate, per essere partner di vita dei clienti e soddisfare tutte le necessità che si presentano nel corso degli anni».
Anche il modello di business di Enel è costruito per generare valore sostenibile nel lungo periodo, in condivisione con tutti gli stakeholder.
«Facendo leva sull’innovazione, sulla sostenibilità e sulla collaborazione con l’ecosistema in cui operiamo — spiega Michele Crisostomo, presidente del gruppo Enel — stiamo realizzando una transizione energetica equa, che non lasci indietro nessuno. Abbiamo voluto declinare questo impegno quotidiano nel nostro purpose: Open Power for a brighter future. We empower sustainable progress (Energia aperta per un futuro brillante. Noi rinforziamo un progresso sostenibile).
Ad aver già definito il loro obiettivo è ben l’88% degli intervistati da Eticanews. Segno evidente della crescente sensibilità alla sostenibilità.
I risultati della ricerca IGI saranno illustrati domani 14 luglio, all’ Esg Business Conference di cui L’economia del Corriere della Sera è media partner. L’evento si svolgerà online, dalle ore 9 alle ore 18. Per iscriversi si può visutare il sito http://www.esgbusiness.it/ programma/.