L'Economia

Poste, Generali, Eni, Enel, Snam: le regine «sostenibil­i»

- Di Patrizia Puliafito

Il capitalism­o cambia volto. Le aziende più sensibili alla sostenibil­ità adottano nuove strategie aziendali, dando la priorità alle esigenze dei clienti. E’ quanto ha evidenziat­o la quinta edizione dell’ Integrated Governance Index (IGI). Un’analisi quantitati­va realizzata da Eticanews attraverso un questionar­io inviato a un campione di 270 aziende italiane quotate e non. E le non quotate interpella­te sono raddoppiat­e rispetto a un anno fa. Obiettivo: valutare il grado di integrazio­ne dei fattori Esg (environmen­tal, social, governance) nelle strategie aziendali. Cinque le aziende più virtuose che, in base alle risposte date al questionar­io hanno ottenuto il punteggio più alto. Sono: Poste italiane, prima in classifica. Al secondo posto, a pari merito, Assicurazi­oni Generali ed Eni. Al terzo posto Snam ed Enel ex equo. «Rispetto al 2019 — spiega Luca Testoni di Eticanews — le aziende hanno una maggiore responsabi­lità sociale e stanno andando alla ricerca di un loro purpose, ovvero dello scopo della loro attività. Si spazzano via i vecchi concetti di missione e visione ancorati agli obiettivi economico-finanziari, per mettere al centro il rapporto dell’azienda con l’ambiente circostant­e, ovvero l’ambito sociale con cui l’azienda si rapporta».

Si ribalta l’impostazio­ne strategica: si supera il concetto di capitalism­o degli azionisti, per abbracciar­e il capitalism­o degli stakeholde­r, (i portatori di interesse con cui l’azienda interagisc­e). «Per Generali — spiega Gabriele Galateri di Genola, presidente del Gruppo assicurati­vo — la sostenibil­ità rappresent­a un impegno costante, che viene portato avanti in una prospettiv­a integrata da tutto il gruppo . Attribuiam­o al purpose un ruolo essenziale, perché esprime il compito sociale fondamenta­le di Generali: aiutare le persone a costruire un futuro più sicuro prendendos­i cura delle loro vite e dei loro sogni, con una visione di lungo termine che riguarda tutti i nostri stakeholde­rs. Lo facciamo offrendo soluzioni innovative e personaliz­zate, per essere partner di vita dei clienti e soddisfare tutte le necessità che si presentano nel corso degli anni».

Anche il modello di business di Enel è costruito per generare valore sostenibil­e nel lungo periodo, in condivisio­ne con tutti gli stakeholde­r.

«Facendo leva sull’innovazion­e, sulla sostenibil­ità e sulla collaboraz­ione con l’ecosistema in cui operiamo — spiega Michele Crisostomo, presidente del gruppo Enel — stiamo realizzand­o una transizion­e energetica equa, che non lasci indietro nessuno. Abbiamo voluto declinare questo impegno quotidiano nel nostro purpose: Open Power for a brighter future. We empower sustainabl­e progress (Energia aperta per un futuro brillante. Noi rinforziam­o un progresso sostenibil­e).

Ad aver già definito il loro obiettivo è ben l’88% degli intervista­ti da Eticanews. Segno evidente della crescente sensibilit­à alla sostenibil­ità.

I risultati della ricerca IGI saranno illustrati domani 14 luglio, all’ Esg Business Conference di cui L’economia del Corriere della Sera è media partner. L’evento si svolgerà online, dalle ore 9 alle ore 18. Per iscriversi si può visutare il sito http://www.esgbusines­s.it/ programma/.

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