Ora si va dal concessionario online
L’emergenza ha accelerato la diffusione delle trattative da remoto: il 18% dice sì all’acquisto utilizzando anche il web
Gli italiani continuano a preferire l’automobile come mezzo per i propri spostamenti e, a causa della pandemia, guardano con maggiore attenzione alla possibilità di acquistarla da remoto grazie al digitale oltre ad essere sempre più propensi ad acquistare o utilizzare modelli elettrici o ibridi. A metterlo in luce è l’indagine «Come cambiano le abitudini ai tempi del Covid», realizzata a cavallo dei mesi di giugno e luglio dalla società di consulenza Areté. Secondo la ricerca, sette italiani su dieci indicano le quattro ruote come mezzo di trasporto preferito, il 12% del campione opta invece per le due ruote, tra biciclette e scooter, mentre il 2% per i monopattini e i servizi di car sharing. L’indice di fiducia degli italiani per l’auto resta dunque ai massimi livelli dall’inizio della pandemia anche a causa del timore di contagi. Il 69% la indica quale mezzo di trasporto da usare per i propri spostamenti abituali e di questi il 20% la sceglie per evitare qualsiasi rischio. La restante quota di mobilità (31%) se la contendono — ad esclusione del 9% che si muove prevalentemente a piedi — i mezzi pubblici (indicati dal 7% del campione), bicicletta e scooter (entrambi al 6%), monopattini condivisi e car sharing (entrambi all’1%). L’automobile è preferita anche per le vacanze: come mette in evidenza un’altra ricerca, realizzata in sei paesi europei da Carnext.com, l’84% delle persone contattate prima dell’estate ha preso in considerazione l’idea di guidare piuttosto che di volare per raggiungere le località di villeggiatura.
La modalità nuova
«L’auto rimane per gli italiani il mezzo di trasporto considerato più sicuro in questi mesi segnati inevitabilmente dalla pandemia — spiega Massimo Ghenzer, presidente di Areté —. L’elemento che segna però una maggiore discontinuità rispetto al periodo pre-covid è la nascita di un nuovo rapporto tra acquirenti e concessionarie basato sul digitale».
Il lockdown ha infatti accelerato la diffusione del commercio elettronico tra gli italiani, anche in settori dove sino a pochi mesi era poco utilizzato. «Il rapporto digitale con la concessionaria sta prendendo sempre più uno spazio, è un’importante novità che deve far riflettere il settore e spingerlo ad organizzarsi per fornire le giuste risposte alle mutate richieste della clientela», spiega Ghenzer. L’adesione allo smartworking ha in particolare contribuito a intensificare l’uso dei social network e soprattutto delle piattaforme di audio e video conference, tanto che metà degli intervistati è disponibile a ricevere comunicazioni dal concessionario proprio in modalità audio o video, soprattutto attraverso Whatsapp (47% degli intervistati).
Certo, la ricerca mette in luce come, rispetto