Caccia aperta a 364 poltrone
Il Covid ha rallentato anche il rinnovo dei board delle società del Tesoro: 61 quelle in lista d’attesa. Dalla Zecca alla galassia Fs fino a Cdp Equity che ha la metà di Open Fiber, in partita con Tim...
Sono ancora 61 le società direttamente o indirettamente controllate dal ministero dell’economia (Mef) che attendono che vengano nominati gli organi sociali (amministratori unici, board o collegi sindacali). Dopo aver esaurito i dossier più spinosi delle big, si è andati di slittamento in slittamento, costringendo le società alla proroga, e in qualche caso privando le assemblee della necessaria approvazione dei bilanci 2019.
Certo, il Covid ha avuto il suo peso nei rinvii. Ma superato lo choc iniziale, il temporeggiamento è stato poi causato dalla necessità di portare a compimento prima i bilanciamenti nel rinnovo delle presidenze delle Commissioni parlamentari. Quindi è stata la volta delle nomine nelle quattro Autorità (comunicazioni, privacy, trasporti, anticorruzione). Sta per finire invece l’attesa per l’esito delle Regionali e del referendum, consultazioni che si completano oggi. E intanto nascono nuovi dossier, come quello che riguarda la newco di Alitalia, prossima a venire alla luce, o la ventilata società delle Reti.
Secondo i dati del centro studi del gruppo Comar, dall’inizio dell’anno le società direttamente o indirettamente controllate dal Mef, i cui organi sociali sono stati rinnovati, sono state 15 su un totale di 76, e 142 le poltrone così impegnate. Il ministero, come anticipato, deve mettere mano ora alle nomine in 61 società, andando a colmare 364 posizioni.
La top ten
Sono dieci le società controllate direttamente dal Tesoro in attesa di nomine: sette i board da rinnovare e altrettanti i collegi sindacali, per un totale di 60 poltrone. Del primo gruppo fanno parte Consap (concessionaria dei servizi assicurativi), Consip (centrale acquisti della pubblica amministrazione), Equitalia Giustizia, Istituto Poligrafico Zecca dello Stato e Sogesid (società di ingegneria che si occupa di bonifiche, ciclo rifiuti, dissesto idrogeologico). Manca anche l’amministratore unico di Rete autostrade mediterranee (Autostrade del mare) e il commissario del Gestore servizi energetici (Gse) che ha tra i suoi compiti la gestione dei 14 miliardi di incentivi alle rinnovabili. Il collegio sindacale scade in Invitalia, Consap, Equitalia Giustizia, Gse, Zecca dello Stato, Sogin (smantellamento impianti nucleari) e Sport e Salute. Di rilievo anche molte delle 51 società indirettamente controllate dal Mef nelle quali vanno nominati 34 cda e 39 collegi sindacali, per un totale di 304 posizioni. Tra le più importanti, alcune società direttamente controllate da Cassa depositi e prestiti: Cdp Reti e Fintecna (in pancia, oltre che ex Efim, Iri, ecc, anche 1,13 miliardi euro
Dall’inizio dell’anno sono stati rinnovati gli organi sociali soltanto di 15 aziende (con 142 posizioni) su un totale di 76