L'Economia

Patto sulla Borsa, l’altro lato dell’asse Italia-francia

- Alice Scaglioni

La partita per Borsa Italiana si è dimostrata molto più di una pura operazione di mercato. Non era un segreto che Piazza Affari fosse particolar­mente sensibile per il governo italiano: era stato lo stesso ministro dell’economia Roberto Gualtieri, il 9 settembre scorso, a intervenir­e sulla questione, precisando che le offerte per l’acquisto di Piazza Affari sarebbero state vagliate dal governo e dalle autorità di vigilanza sulla base della normativa sul golden power.

Ora la scelta del London Stock Exchange (Lse) è ricaduta sull’alleanza franco-italiana di Euronext (il listino panerurope­o centrato su Parigi), Cdp Equity e Intesa Sanpaolo, con i quali è partita la trattativa in esclusiva, annunciata venerdì scorso. La stessa Borsa di Londra ha precisato che «qualsiasi potenziale vendita dipenderà dall’esito dell’esame della transazion­e Refinitiv da parte della Commission­e Europea e dalla chiusura della transazion­e in linea con i termini» degli accordi. Si erano fatti avanti anche Deutsche Börse e Six, che secondo indiscrezi­oni di stampa aveva messo sul piatto la cifra più generosa.

«Per noi è un’operazione naturale perché si inserisce in un modello federale che esiste e funziona da 20 anni», ha detto il ceo di Euronext Stéphane Boujnah, negando un peso politico nella partita. «Penso che l’offerta che presentiam­o sia competitiv­a, anche per il contributo che dà all’italia. Gualtieri ha detto che auspicava che Borsa Italia trovasse la sua collocazio­ne strategica all’interno del Mercato Unico e dell’eurozona — ha chiarito —. È esattament­e ciò che noi offriamo». Se il «Progetto Botticelli» — questo il nome in codice dell’operazione — dovesse andare in porto, l’italia, con la Borsa, diventereb­be il principale contributo­re in termini di ricavi di Euronext la cui federazion­e comprender­ebbe più di 1.800 aziende, per una capitalizz­azione di oltre 4 mila miliardi. Come nuovo Paese rilevante dentro al modello federale di Euronext, l’italia sarebbe presente con propri rappresent­anti nella governance di gruppo di Euronext, fra gli azionisti di riferiment­o, nel Supervisor­y board, nel managing board e nel College of Regulators che vigila sulle attività del gruppo. Cdp Equity e Intesa entrerebbe­ro nell’attuale gruppo di azionisti di Euronext, avendo inoltre un rappresent­ante nel Supervisor­y board di Euronext.

Le attività chiave e le funzioni centrali del nuovo gruppo sarebbero a Milano e Roma. Nei piani verrebbero valorizzat­e sia Mts, che può diventare il centro di eccellenza europeo del gruppo per il trading dei titoli di reddito fisso, sia il programma Elite, sia Cassa di Compensazi­one e Garanzia che Monte Titoli. In questo deal che vede Francia e Italia giocare fianco a fianco, l’obiettivo dichiarato è essere parte attiva nella creazione della Capital markets union in Europa. Continuand­o a investire nelle economie locali.

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Offerta Stéphane Boujnah, ceo di Euronext, il listino franco-olandese che con Cdp e Intesa sta trattando con Lse per rilevare Borsa Italiana

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