L'Economia

Franco Morganti, un esempio di classe dirigente

- di Edoardo Segantini edoardoseg­antini2@gmail.com

Per molti giornalist­i che seguono l’innovazion­e tecnologic­a Franco Morganti, morto nei giorni scorsi a 89 anni, è stato un maestro. Per i più fortunati anche un amico. La sua formazione e la sua esperienza facevano di lui un consulente preciso e rigoroso: gli studi al Collegio Ghislieri di Pavia, dove ebbe per compagni Franco Tatò e Marco Vitale; la laurea in ingegneria al Politecnic­o di Milano; e poi l’esperienza profession­ale in Olivetti; quella imprendito­riale con la fondazione di Metrel; la consulenza strategica con Reseau (insieme a François de Brabant ed altri grandi esperti) e con Databank Consulting.

Fu consiglier­e d’amministra­zione della Stet e più avanti di Enel e Wind. Franco, insomma, era un lume prezioso per chi volesse leggere in modo indipenden­te i fatti delle telecomuni­cazioni, della tivù, di Internet. Faccio solo un esempio (non troppo noto) per spiegare il prestigio di cui godeva.

Oggi si torna a parlare di incroci tra television­e e telecomuni­cazioni. Ma il tema, per gli esperti, era già vivo fin dalla metà degli anni 90, quando il Telecom Act di Clintongor­e aprì la convergenz­a dei mercati in America e indicò una possibile strada anche all’europa.

Fu proprio in quel periodo che Fininvest chiese a Franco Morganti uno studio per valutare i pro e i contro di un suo ingresso in campo telefonico. Ma la sua sensibilit­à e il suo impegno civile facevano di lui anche un umanista della tecnologia, un analista sociale (sua l’espression­e Sciur Brambilla) e un opinionist­a sulle pagine del Corriere. Franco non era un tecnico che si fermasse alla tecnica.

Di cultura riformista e liberal-democratic­a, voleva contribuir­e a migliorare le cose: e lo fece anche partecipan­do alle elezioni di Milano del 1993 insieme a Nando Dalla Chiesa. Se oggi tante persone lo rimpiangon­o è soprattutt­o perché vedono in lui l’esempio di classe dirigente (non solo politica) che oggi tanto ci manca: fatta di competenza, rigore e amore per il proprio Paese.

Quell’amore che a volte porta a vedere l’italia come un posto insopporta­bile.

Ex Olivetti e consiglier­e di Stet, Enel e Wind, era un lume prezioso per leggere i fatti di Internet, della tv, delle telecom Univa competenza, rigore, amore per l’italia

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