Obbligazioni globali, con una puntata sull’energia
Il piano a breve termine per andare alla Sapienza
Obbligazioni governative globali, 45%. Titoli societari di buona qualità, 15%. Azioni dei Paesi sviluppati (25%) e dei mercati emergenti, 10%. Sono gli ingredienti principali del portafoglio che Adviseonly ha costruito per un piano di accumulo destinato a finanziare le spese universitarie di un ragazzo che oggi ha 14 anni e nel 2025 frequenterà la Sapienza, per ipotesi, da studente fuorisede.
«È un portafoglio per chi vuole investire senza fronzoli, in modo semplice, con un’asset allocation abbastanza aggressiva, ma diversificando i rischi e puntando a catturare ampi premi al rischio azionari e obbligazionari», spiega Raffaele Zenti, responsabile delle strategie per il robo-advisor milanese. L’unico condimento «piccante», come lo definisce Zenti, è un 5% di titoli del settore energy: «Ha valutazioni da super sconto: se le cose si mettono bene, può aggiungere un po’ di pepe al rendimento».
Attenzione però. Fondamentale per la riuscita di questo e degli altri piani di accumulo è l’assenza di costi per i versamenti ricorrenti del Pac. E bisogna mantenere basse le commissioni di gestione: per le simulazioni calcolate da Zenti, partendo dall’asset allocation suggerita per i tre portafogli, sono stati considerati i costi degli Etf, fondi a replica passiva degli indici di mercato che costano molto meno dei fondi attivi, senza pretese di battere il paniere di riferimento.
L’altra premessa essenziale è che i mercati si comportino mediamente come negli ultimi 120 anni: si ipotizza un rendimento reale del 5,2% per l’azionario globale e del 2% per i bond, con un’inflazione attesa media annua del 2%. Se questo dato trova conferma, l’obiettivo dei 25 mila euro sarà raggiunto tra cinque anni, con un investimento mensile di 360 euro.
«Si tratta di ordini di grandezza ragionevoli. Ma i risultati delle Borse e degli strumenti a reddito fisso potrebbero essere molto più elevati, o al contrario più bassi — segnala Zenti —. Se, per esempio, i rendimenti fossero la metà di quelli ipotizzati, per raggiungere un capitale pari al budget ipotizzato, servirebbe un esborso mensile di 385 euro, ovvero 1.500 euro in più per la durata del piano di accumulo. Un’ipotesti da non ignorare visto che ci troviamo in una curva della storia dove sul fronte dei bond i tassi sono ai minimi storici.