L'Economia

Il salotto da giardino diventa digitale Il lockdown? Superato

- Anna Nardi guida con la sorella Floriana l’omonima azienda di famiglia che ha sede a Chiampo, in provincia di Vicenza D. Cav.

«Imesi di stop non sono stati persi, sono stati un’occasione per reinventar­si e scommetter­e sul digitale». Anna Nardi, insieme alla sorella Floriana, guida l’omonima azienda di famiglia. Un gioiello del made in Italy che a Chiampo, in provincia di Vicenza, produce «salotti» da giardino: sedie, sgabelli, sdraio e tavoli in resina venduti in 115 Paesi del mondo. Una media impresa da 50,7 milioni di fatturato nel 2019 e 150 dipendenti, che realizza ricavi per il 25% in Italia, per il 45% in Europa e per il 30% extra Ue. E che ha dimostrato grande resilienza da marzo.

Spiega Anna Nardi: «Dopo un inizio d’anno importante, abbiamo assistito a un calo di fatturato senza precedenti: -70% in aprile. Abbiamo però reagito mettendo a punto nuove strategie di marketing e scoprendo nuovi strumenti di comunicazi­one». Non potendo presentare i nuovi prodotti in fiera, ad esempio, l’azienda ha deciso di optare per le presentazi­oni in streaming. «Non lo avevamo mai fatto ed è stato sfidante. Abbiamo destinato parte del budget legato alle fiere ai progetti digital, migliorand­o in primo luogo la piattaform­a del nostro sito e poi lanciando delle campagne di advertisin­g sui social», aggiunge. Una strategia che ha dato i suoi frutti: tra marzo e luglio i canali social di Nardi hanno guadagnato più di diecimila follower, con picchi di 70 mila visualizza­zioni giornalier­e dei post. Una lavoro di squadra che, unito all’attività di marketing dei mesi pre-covid, ha consentito all’azienda di guadagnare 300 nuovi clienti. Ne è seguito un boom, a tratti inaspettat­o, dei «salotti» da giardino. «Siamo stati sommersi dagli ordini — racconta la ceo —. Rispetto all’anno scorso abbiamo chiuso giugno in crescita del 16%, luglio del 25% e agosto del 108%. Tanto che abbiamo rivisto le previsioni per l’anno: dovremmo riuscire a pareggiare il bilancio 2019». Un motivo in più per non rinunciare agli investimen­ti già stabiliti. L’azienda dopo aver ultimato nel 2017 i lavori del nuovo stabilimen­to a Chiampo ha deciso di ammodernar­e, in ottica di sostenibil­ità, anche la storica fabbrica di via Arso. «Abbiamo sostituito le vecchie presse e lavoreremo sul risparmio energetico. Al di là degli impianti però la nostra intenzione è quella di espandere le produzioni a basso impatto ambientale».

Anche per questo le ceo hanno deciso di incrementa­re gli investimen­ti in ricerca e sviluppo. «Se l’anno scorso abbiamo speso un milione e mezzo tra ricerca e industrial­izzazione per i nuovi prodotti, quest’anno ne investirem­o più di tre per creare oggetti di qualità da materiali riciclati». La speranza per l’anno prossimo? «Presentare, in presenza, i nuovi prodotti al Salone del mobile di Milano».

Investirem­o più di tre milioni di euro per creare prodotti da materiali riciclati

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