GENERAZIONE Z PRIVACY ORA I DATI NON LI REGALO
Nell’ultimo anno il 25% ha cancellato l’account, il 35% ha condiviso poco le attività Gli under 24 durante il lockdown hanno riflettuto su rischi e vantaggi del web
Sorpresa. Ai giovani di tutto il mondo, Italia compresa, i social piacciono sempre meno. Almeno quelli della Generazione Z, i cosiddetti Genzers. Parliamo di ragazzi nati dopo metà anni ’90. Dunque chi adesso ha un’età sotto 24 anni. Complice il lockdown e contrariamente a quanto si pensi, hanno iniziato a usare il web su smartphone e computer con maggiore consapevolezza. Prestando attenzione alla protezione del loro profilo digitale e tutela della privacy. Il Belpaese si trova in testa a questo fenomeno emergente, con un giovane su quattro che nell’ultimo anno ha disattivato il proprio account.
Le cifre
In testa agli abbandoni Instagram e Facebook, i social più gettonati della generazione. Segue Tiktok. In minima parte Twitter e Linkedin, di fatto i meno usati. La media mondiale di chi ha lasciato il mondo social è uno su cinque. Il Giappone si posiziona ultimo della classifica con solo un abbandono ogni venticinque utenti. A rivelare questo nuovo aspetto in controtendenza, nonché indice di una vera e propria fuga dal web, è l’agenzia nipponica Dentsu Aegis Network. Lo ha fatto nel recente report Digital Society Index, reso noto a fine luglio. Lo studio condotto a livello mondiale su 5 mila Genzers da 18 a 24 anni ha monitorato l’uso di internet nei dodici mesi da maggio 2019 a maggio 2020. Dunque fino alla ripresa dopo il lockdown. In sintesi il sondaggio mette in luce abitudini e tendenze dei consumatori digitali della Generazione Z. Senza dubbio risultano grandi fruitori ed esperti di tecnologia. Sguazzano con naturalezza tra chat e app. Ma si sono resi conto della necessità di riprendere il controllo dei dati e delle attività online. Cresce la preoccupazioni di come le aziende possano abusare delle informazioni lasciate sul web. Tuttavia, rimangono ottimisti dell’impatto positivo sulla società. Dallo studio emerge che, a livello mondo, circa un terzo ha limitato il tempo trascorso online per quanto riguarda l’uso di telefonini e Pc (in Italia il 35%). Non solo. Diminuisce in modo rilevante la condivisione (sharing) di informazioni sui gruppi. Ebbene il 43% dei giovani della Generazione Z (da noi un punto in più) ha adottato misure per ridurre la quantità di dati condivisi online. Inoltre per mantenere l’anonimato cancella la cronologia delle ricerche ed esegue navigazioni in incognito con Chrome. Rinunciando a molti servizi di localizzazione. Quest’ultima decisione da un lato limita l’uso di alcune applicazioni, dall’altro evita siano tracciate abitudini e uso di internet.
Il lockdown ha dunque cambiato stile di vita dei Genzers. Parliamo di un numero che nel nostro Paese si avvicina a 4,5 milioni di giovani. Spiega Gabriella Piergianni esperta in strategie di comunicazione di Dentsu Aegis Network Italia: «si dichiarano pessimisti sulle prospettive future riguardo a lavoro e benessere economico. Inoltre stress e stanchezza mentale del periodo Covid hanno influito sull’uso dei Social». Sono diventati consapevoli di come i dati lasciati con troppa leggerezza possono venire utilizzati sul web. Inoltre lo studio mette in luce che oltre metà (58%) non si fida delle aziende hitech. «Tuttavia nonostante questi timori rimane la fiducia nella tecnologia come strumento per aiutare a risolvere le grandi sfide della società — continua Piergianni -—ma alle aziende chiedono maggiore trasparenza digitale».
Metà degli under 24 crede inoltre che Intelligenza Artificiale (A.I.) e robotica creeranno opportunità significative di lavoro nei prossimi cinque anni. Ma ritiene necessario da parte delle aziende informatiche di seguire precise regole di “roboetica” nel realizzare sistemi intelligenti.
Un’ultima curiosità. Agli under 24 non piace mettere il punto alla chiusura delle frasi, perché nell’era di chat ed email viene interpretato come indice di ostilità dello scrivente. Meglio al più inserire una faccina. Scusate allora se chiudo questo pezzo con un punto.