Rete locale e obiettivi globali: la Romagna riparte
Fare rete, pensare locale ma agire globale. Le premesse della quarta edizione di Fattore R, il Forum dell’economia della Romagna, rimandano alla voglia di ripartenza di un territorio tra i più colpiti dagli effetti economici della pandemia da Covid-19.
La giornata di incontri, prevista a Cesena Fiera il venerdì 16 ottobre, sarà uno dei primi appuntamenti in presenza dopo il lockdown e si rivelerà un momento importante di confronto nato per mettere al centro del dibattito la situazione economico-finanziaria del territorio, il cui valore aggiunto nel 2019 ha toccato i 21,3 miliardi di euro, secondo i dati dell’osservatorio economico della Camera di commercio della Romagna. «Il ruolo di una fiera locale — spiega Lorenzo Tersi, consigliere delegato di Fattore R e imprenditore — è quello di favorire la creazione di legami. Vista la difficoltà del periodo abbiamo così deciso di allargare i confini della manifestazione anche ai territori vicini. Nei dibattiti del forum saranno quindi presenti imprenditori umbri, marchigiani ed emiliani». In breve, l’intento della manifestazione è discutere, insieme ad esponenti del mondo istituzionale, economico e imprenditoriale, un piano di accelerazione per il Paese. Da una parte verranno analizzati, attraverso le diverse testimonianze di chi fa impresa, gli impatti della crisi sui diversi comparti dell’economia locale, mentre dall’altra si guarderà alle strategie possibili nel post Covid e ai trend a livello globale. Tanto che tra gli ospiti dell’evento ci sarà anche il Premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz, in collegamento video dagli Stati Uniti. L’economista di fama internazionale tratterà gli effetti della pandemia e le ripercussioni sull’italia, con particolare attenzione alle filiere locali. Durante la giornata, Ernst & Young presenterà poi un’analisi dettagliata su oltre cento mila aziende italiane con un fatturato sopra i 2 milioni di euro. «Un report che metterà in evidenza come sta cambiando la domanda di beni e servizi a causa dell’epidemia, mettendo a fuoco anche la necessità di investimenti infrastrutturali per favorire lo sviluppo del tessuto imprenditoriale», aggiunge Tersi. L’indagine dedicherà un focus all’economia della Romagna, dove la perdita di fatturato per il sistema produttivo è stata superiore rispetto alla media nazionale. A pagare il prezzo maggiore il manifatturiero, il comparto moda e lusso e il turismo. «Il momento — dice Tersi — non è facile. Sicuramente andremo incontro a processi di aggregazione tra realtà di piccole dimensioni. Penso alle aziende agricole o vitivinicole del territorio. Bisogna però cercare di favorire aggregazioni di senso. In questo le fiere possono giocare un ruolo strategico, ma solo se sapranno adattarsi al nuovo scenario».