IN FIERA A BOLOGNA L’ANNO RECORD DEL BIO
Con il virus cresce l’attenzione per un’alimentazione salutare: solo ad agosto un miliardo e 400 milioni di vendite di cibi biologici. Il 38% degli italiani è propenso a comprarli anche nei prossimi mesi. I nuovi trend a Sana Restart, da venerdì
«La novità di quest’anno è innanzitutto esserci. Vogliamo dare un segnale di ripartenza per l’intero settore delle fiere». Gianpiero Calzolari, presidente di Bologna Fiere, sottolinea l’importanza del contesto in cui si svolgerà la prossima edizione di Sana Restart, il Salone internazionale dedicato ai temi del food, della salute e della sostenibilità, dal 9 all’11 ottobre a Bologna. «Vogliamo — dice Calzolari — andare oltre a questi mesi difficili. Per questo abbiamo ideato una serie di eventi e talk in presenza, ma rispettando le norme di distanziamento e sfruttando la tecnologia per garantire la sicurezza di tutti». Si tratta non solo di un’occasione di business per gli operatori del settore, dalle imprese produttrici ai distributori, ma anche un modo per riallacciare relazioni e confrontarsi sulle strategie da mettere in campo per affrontare i prossimi mesi. L’evento ospiterà anche i principali enti certificatori del comparto bio e sarà un momento di analisi rispetto ai trend del mercato dell’agroalimentare ma anche della cosmetica e del benessere. «Parlando con gli imprenditori è emerso come ci sia un grande bisogno, in questa fase di ripresa, di rafforzare il senso di comunità. Al di là dei numeri della manifestazione, che saranno ridotti rispetto agli anni precedenti, vogliamo dimostrare che ricominciare è possibile», aggiunge.
Il balzo
Il comparto bio, nonostante la crisi economica innescata dalla pandemia ha dimostrato grande resilienza, con numeri in crescita specialmente durante il lockdown. Per esempio la quota dei prodotti biologici consumati dagli italiani è aumentata in modo significativo. A partire dalle vendite in supermercati e grandi store: ad agosto, secondo Nomisma, le vendite hanno sfiorato il miliardo e 400 milioni, in crescita del 4,4% sul 2019. Con picchi di acquisti per alcuni prodotti specifici: è il caso delle farine bio, delle uova fresche e dell’olio certificato, prodotti comprati in quantità massiccia da marzo a giugno sull’onda del fenomeno dell’home cooking. Sono poi cresciuti a doppia cifra anche i dati dell’ortofrutta biologica, dei surgelati e della carne bovina e di pollo. L’aumento delle vendite per il comparto bio ha riguardato anche il canale specializzato, con incrementi del valore delle consegne ai punti vendita del 28,8%. Nonostante la complessità del periodo, nei tre mesi da febbraio ad aprile 2020 hanno poi adottato il metodo biologico 998 nuovi operatori dell’agroalimentare per una superficie pari a 26.960 ettari da cui son stati messi al bando i pesticidi chimici. «Sono dati eccezionali — spiega Calzolari — frutto di un periodo particolare. Siamo però consapevoli che nei prossimi mesi alcune famiglie potrebbero decidere di risparmiare sulla spesa. Ecco perché a maggior ragione è necessario raccontare i prodotti biologici spostando l’attenzione non tanto sul prezzo, ma sul valore del prodotto per la salute». La buona notizia è che l’attenzione dei consumatori su questo tema è alta, come certificato dal Rapporto Coop 2020. Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani. Le proiezioni sulle intenzioni di acquisto restano incoraggianti e vedono un 38% degli italiani propenso a spendere di più per l’acquisto di cibi e bevande sani e salutari e un 42% deciso a comprare più spesso alimenti sostenibili. Con una tendenza, rafforzata nel lockdown, alla spesa multicanale: ovvero non solo negozio fisico ma anche ecommerce e carrello virtuale. Peserà poi nei prossimi mesi l’attenzione alla sostenibilità: il 27% degli italiani afferma di avere acquistato da marzo una quantità maggiore di prodotti sostenibili e greenfriendly. Una tendenza consolidata nei mesi successivi al diffondersi dell’epidemia. «È un trend che fa ben sperare. Se c’è una lezione da imparare da questa emergenza sanitaria è proprio che dobbiamo prenderci maggiormente cura del pianeta. A cominciare da quello che consumiamo», conclude Calzolari.
Gianpiero Calzolari, presidente di Bologna Fiere. «Con Sana vogliamo dare un segnale di ripartenza per l’intero settore delle fiere»