Seven-invicta, se lo zaino va in Borsa
Seven-invicta ricicla 6 milioni di bottiglie di plastica per fare i suoi prodotti: l’obiettivo è triplicare i ricavi esteri, oggi al 10%, e raggiungere i 100 milioni di fatturato in cinque anni. Con acquisizioni e, magari, la quotazione
Zaini realizzati riciclando oltre sei milioni di bottiglie di plastica per una sempre maggiore eco-sostenibilità, internazionalizzazione, diversificazione. Ecco alcuni dei principali progetti del gruppo Seven-invicta posseduto al 55% dal fondo di private equity Green Arrow Capital e per la restante quota in mano ancora a tre dei sette fratelli Di Stasio che hanno fondato l’azienda. Il gruppo, che ha il suo headquarter a Leini in provincia di Torino e la produzione localizzata nel Far East con una sede a Hong Kong, conta 90 dipendenti e realizza zaini per la scuola, per il tempo libero e per il work travel. Amministratore delegato della società è attualmente Aldo Di Stasio che insieme all’azionista di maggioranza segue le strategie per il futuro del gruppo.
«Il 2019 è stato un anno molto positivo: abbiamo avuto un fatturato aggregato pari a 80 milioni. Nel 2020 a causa dell’emergenza Covid ci aspettiamo una flessione di circa il 12%. In un periodo non semplice per gli approvvigionamenti siamo comunque riusciti insieme alla filiale di Hong Kong in concerto con la nostra supply chain a importare tutte le produzioni. Il lockdown, con la chiusura degli esercizi commerciali, ha portato uno spostamento delle vendite molto a ridosso dell’inizio della scuola, inizio che fino a poco tempo fa era piuttosto incerto. Sono comunque cresciute molto le vendite online anche come impatto della globalizzazione», racconta Eugenio de Blasio, amministratore delegato di Green Arrow Capital e vice presidente di Invicta S.P.A.
Seven, azienda fondata nel 1973 dai sette fratelli Di Stasio (Seven ha acquisito nel 2006 lo storico marchio Invicta nato nel 1906), attraverso i propri marchi detiene oltre il 50% della quota di mercato in Italia nel settore del back to school. Oggi è una realtà ancora molto tricolore ma ha come obiettivo quello di aumentare i suoi ricavi all’estero (oggi del 10%).
Mentre Green Arrow Capital, fondato da Eugenio de Blasio nel 2013 e presieduto da Luisa Todini, è uno dei principali operatori italiani indipendenti nel panorama degli investimenti alternativi, specializzato in tre segmenti principali, Private Equity, Private Debt e Clean Energy Infrastructure per investire nell’economia reale italiana ed europea e tra i primi tre asset manager del settore dell’energia rinnovabile in Italia con 9 fondi nel segmento Renewables
Clean Energy e asset in gestione per circa 1,7 miliardi di euro. Conta circa 200 investitor riconducibili a diversi enti istituzionali italiani e il 30% di provenienza internazionale. Uno degli ultimi investimenti è stato quello nella società Poplast di Piacenza specializzata nel green packaging di prodotti alimentari tutto riciclabile, cresciuta del 20% durante il Covid. «Stiamo spingendo molto sull’internazionalizzazione del gruppo Seveninvicta. Intendiamo raggiungere almeno il 30% di fatturato estero nei prossimi tre anni ed entro cinque anni toccare i 100 milioni di ricavi» continua de Blasio.
L’ecosostenibilità non è solo un trend, ma fa parte dei principi di investimento del fondo di private equity Green Arrow Capital che scommette principalmente sulle aziende verdi, anche con l’intento di tutelare le future generazioni. ll gruppo Seven-invicta sta producendo zaini realizzati con tessuti ricavati dal recupero del Pet.
I piani
«Nel 2020 abbiamo raggiunto un importante obiettivo: il riciclo di oltre 75 tonnellate di plastica per la produzione dei nostri zaini. Nei piani c’è un prodotto interamente green per dimostrare l’attenzione all’ambiente» continua de Blasio. «Invicta è un marchio iconico e il nostro obiettivo oggi è di potenziare ulteriormente il brand attraverso l’abbigliamento e le calzature sia casual che sportive che verranno prodotte in diverse parti del mondo — aggiunge l’amministratore delegato di Green Arrow Capital che per rafforzare il capitale della società non esclude un ingresso in Borsa —. Stiamo inoltre
L’azienda fondata nel 1973 dai sette fratelli Di Stasio è controllata al 55% dal fondo Gac. La metà del mercato scuola fa capo al gruppo
Dipendenti
Allo studio una linea totalmente green e il potenziamento di alcuni marchi con linee di abbigliamento e calzature
valutando acquisizioni in Paesi come Germania, Spagna, Francia per potenziare la nostra presenza in Europa. L’anno scorso abbiamo implementato la distribuzione negli Stati Uniti con un accordo volto a rafforzare il presidio su un mercato strategico, soprattutto per il mondo zaini, il più importante per volumi. Qui stiamo distribuendo sia la collezione abbigliamento che quella zaini, anche all’interno di catene, tra cui Urban Outfitters e tante altre. Oggi lo zaino avrà una nuova vita dettata dalla nuova mobilità e al mondo dei viaggi che riprenderanno». All’interno del gruppo vi è inoltre una business unit dedicata al mondo del licensing che realizza tra i vari prodotti in licenza anche linee per i piccoli tifosi: Seven è infatti licenziataria per il back to school in Europa delle principali squadre di calcio italiane tra cui Juventus, Inter e Milan.
«Un’altra categoria molto interessante che stiamo sviluppando con Invicta è quella che noi indichiamo come work and travel legata alla mobilità in città. Oggi l’ufficio è sempre più dentro lo zaino e stiamo facendo un grande lavoro nello sviluppo di tutti quei prodotti di uso quotidiano funzionali a una mobilità che sta cambiando in tutte le città. Il maggior uso delle due ruote e del monopattino richiede la massima comodità per il bagaglio quotidiano, e lo zaino è il contenitore adatto a liberare le mani dalle cose. Un prodotto urbano ma con tutte le funzionalità per il trasporto dei device, powerbank e tasche attrezzate».
percorso di studi clinici è già iniziato e, se avrà successo, si punta a rendere disponibile il vaccino entro la seconda metà del 2021. Oltre a «combinare» le competenze — Gsk per la tecnologia adiuvante e Sanofi per la ricerca e gli antigeni — le due aziende hanno siglato una collaborazione produttiva, per mettere a disposizione milioni di dosi ogni anno e rendere il vaccino disponibile per il massimo numero di persone in tutto il mondo. Gsk ha avviato altre collaborazioni, ad esempio con l’università del Queensland, con Clover Biopharmaceuticals e con Xiamen Innovax Biotech. La logica degli accordi, che proporrà un’adiuvante su misura caso per caso, è legata alla necessità che arrivino diversi vaccini disponibili per poter proteggere al più presto e le persone dal Covid-19.