Dai concerti al gaming: alziamo il volume per battere il virus
Un ampliamento dei prodotti e dei servizi offerti alla clientela con la volontà di espandersi in segmenti di mercato che offrano nuove opportunità di sviluppo. È questo il nuovo corso avviato da Powersoft, l’azienda toscana attiva nel settore degli amplificatori compatti e di alta potenza per il settore audio professionale. Fondata nel 1995 da Luca Lastrucci, che oggi ne è amministratore delegato, dal fratello Claudio e da Antonio Peruch, tre ingegneri accomunati dalla passione per la musica, Powersoft è oggi uno dei punti di riferimento a livello internazionale. «Vendiamo in tutto il mondo, dall’europa all’asia sino agli Stati Uniti, dove operiamo con la controllata Powersoft Advanced Technologies, grazie ad una rete di distribuzione e di centri di assistenza che copre oltre 100 mercati. Oltreconfine raccogliamo così circa il 95% del fatturato», spiega Luca Lastrucci. «I nostri prodotti sono utilizzati dagli organizzatori dei grandi eventi musicali e da installatori per applicazioni audio in stadi, teatri, aeroporti, hotel, centri commerciali e congressuali, chiese e club. Tra i nostri clienti figurano colossi come Pioneer, Panasonic, Bose, e i più importanti player internazionali dell’intrattenimento e dei parchi a tema». Quotata in Borsa sul listino Aim con un flottante del 14%, e controllata da una società le cui partecipazioni sono detenute dai tre fondatori, Powersoft intende ora diversificare le attività «puntando su soluzioni affini al nostro core business, come software, processori, strumenti di controllo e monitoraggio, nuovi prodotti come Mover, un dispositivo che permette allo spettatore di percepire il suono in modo immersivo attraverso le vibrazioni, o Deva, progettato per la gestione di servizi di intrattenimento e sorveglianza. Soluzioni che possiamo realizzare direttamente attraverso Ideofarm, l’acceleratore dove abbiamo concentrato le attività di ricerca, o acquisire sul mercato attraverso operazioni mirate».
In questo modo Powersoft, reduce da un 2019 chiuso con un incremento delle vendite del 10,4%, a 36,9 milioni di euro, un Ebitda salito al 17,3%, un utile netto di 3 milioni (+19,6%) e una liquidità finanziaria netta di 11 milioni, ha l’opportunità di fare il suo ingresso in nuovi segmenti come l’home theatre, il gaming e la sicurezza. E di limitare così il calo delle vendite causato dal Covid-19. «Nei primi tre mesi dell’anno abbiamo rispettato gli obiettivi prefissati. Poi sono arrivati il Coronavirus e le disposizioni contro gli assembramenti che hanno bloccato il mondo degli eventi dal vivo. Malgrado una riduzione dei ricavi, il margine dell’ebitda è rimasto a doppia cifra. Guardando al futuro siamo fiduciosi, anche grazie alla nostra attitudine all’innovazione».
«Puntiamo a nuovi settori, come l’home theatre, per limitare il calo delle vendite»