Sguardo all’arte antica da Il Ponte e Cambi
Esordio di Finarte nell’universo culturale africano. A Roma le proposte di Ansuini e Babuino. Bolaffi a Torino punta sulle magioni
Il secondo semestre italiano del mercato dell’arte entra nel vivo. Domani a Milano Il Ponte presenta due giorni all’insegna dell’antico. In catalogo risalta la pittura genovese seicentesca, con un San Sebastiano di Bernardo Strozzi (10-12 mila) e un Cristo e l’adultera di Stefano Magnasco (9-10 mila). Mentre un San Girolamo nello studio d’un anonimo maestro caravaggesco stima 20-25 mila. Tra le nature morte, compaiono due composizioni di Francesco Noletti detto il «Maltese» con lucenti armature e preziosi tessuti (30-35 mila) e una con fichi, uva, melograno, mele, ciliegie di Abraham Brueghel (10-15 mila). Oltre ai dipinti, in catalogo anche argenti, tappeti, strumenti musicali e disegni. Venerdì sarà il turno dell’arte orientale. Tra i fiori all’occhiello dell’asta una coppia di grandi vasi in porcellana dinastia Qing (XIX secolo). Particolari sia per dimensione (h. 93,5 cm) che per l’esuberante vivacità dei colori. Stimano 7-10 mila. «Il mercato dell’arte orientale, soprattutto cinese e di qualità, si conferma brillante nonostante la pandemia - spiega Andrea Cesati, capo dipartimento -. La richiesta elevata proviene da collezionisti ma anche musei». Il tour virtuale delle esposizioni è su www.ponteonline.com.
Il continente nero
Sempre a Milano, Finarte presenta, mercoledì 14, la sua prima asta dedicata all’arte africana. Le opere provengono da una collezione privata svizzera (la maggior parte acquistate da Georges Keller e Paolo Morigi, noto mercante d’arte africana di origini italiane) tutte acquisite nei primi anni del ’900 e rappresentano i maggiori gruppi etnici del continente africano. Rara la scultura Bambara (36-44 mila) proveniente dalla regione di Segou (Repubblica del Mali) appartenuta a Henri Bing (1888-1965), artista e mercante d’arte parigino e amico di Amedeo Modigliani. A Genova Cambi presenta due vendite al Castello Mackenzie (il 14 e il 15) dedicate a dipinti e arredi antichi. Divertente e curioso il catalogo intitolato «La dimora romana di Giorgio Forattini», storico illustratore satirico con oltre 40 anni di carriera su vari quotidiani del Paese. La sua raccolta conta seicento ritratti. «Questa mania dei volti, diventa follia», ha dichiarato Forattini, aggiungendo che ciò che cerca nel dipinto non è la firma dell’autore ma la storia celata dietro ogni personaggio. I prezzi vanno da 100 a 20 mila euro. Singolare e accattivante la tela con nove volti nel Ritratto di famiglia d’un anonimo artista inglese della fine del XVIII secolo. Impossibile non sentirsi osservati e scrutati da questi personaggi. Stima 4-5 mila euro. Giovedì saranno battuti gli arredi della villa di campagna di Leonardo Botta, attore e successivamente arredatore di interni. Il catalogo è un tripudio di mobili in stile impero e raffinate opere d’arte. Un tavolo da centro con piano circolare in commesso di pietre dure, probabilmente del XX secolo, stima 8-12 mila euro. E una coppia di busti allegorici raffigurante
Bacco e Arianna in marmo bianco del XVIII secolo, 10-15 mila. A Roma, domani Ansuini esita dipinti, oggetti d’arte e mobili e Babuino dà il via a una tre giorni dedicata a dipinti e arredi antichi, del XIX e XX secolo. In catalogo un olio di grande qualità, (Amor vincitore, 20-30 mila) attribuito a un pittore caravaggesco romano del XVII secolo, che qualcuno si azzarda ad avvicinare alla mano stessa del Merisi. Mercoledì a Torino Bolaffi inaugura le aste di immobili. Offerte 14 proprietà eclettiche per tipologia, dimensione e fascia di prezzo. Tra cui «Villa Maga» a Paderno Dugnano: oltre 1.500 mq, pavimenti alla veneziana disegnati dall’architetto Luigi Caccia Dominioni e due ettari di parco con alberi secolari (base d’asta 1,2 milioni di euro).