L'Economia

La settimana decisiva per il ceo di Unicredit

- Di Stefano Righi

Due mesi dopo l’annuncio di Mustier, la banca non ha ancora scelto il successore Giorni decisivi in vista del cda del 10 febbraio. L’incertezza pesa in Borsa: -3,8 miliardi

Sabato prossimo, 30 gennaio, saranno passati due mesi da quando Jean Pierre Mustier ha reso noto la sua intenzione di non continuare a guidare Unicredit oltre il termine dell’attuale mandato, che si concluderà con l’assemblea già programmat­a per il prossimo 15 aprile.

Due mesi non sono pochi per una banca che già allora doveva recuperare un crescente gap nei confronti della principale concorrent­e sul territorio italiano, Intesa Sanpaolo. Ma se da un lato la scelta del nuovo capo azienda non poteva prescinder­e da una attenta analisi delle prospettiv­e future legate ai possibili candidati, allungare ulteriorme­nte i tempi della ricerca lasciando nei fatti la banca in un periodo di incertezza, non sarebbe raccomanda­bile. La Borsa, indicatore sensibile della fiducia che i mercati ripongono in una azienda quotata, ha visto Unicredit toccare il 25 novembre scorso il massimo dal precedente mese di marzo, quando si manifestò la pandemia da Covid-19, a quota 9,426. L’annuncio dell’addio di Mustier, pochi giorni dopo, vide il titolo scendere a 8,898 euro. Venerdì scorso, Unicredit sul listino di Milano è scesa fino a 7,714 euro per azione. In altre parole, dai massimi di quel 25 novembre, Unicredit ha perso 3,8 miliardi di euro di capitalizz­azione borsistica. Rinviare ulteriorme­nte la scelta potrebbe dunque essere oltremodo controprod­ucente.

Prospettiv­e

La banca in questi mesi è vissuta sulle iniziative politiche di Pier Carlo Padoan, l’ex ministro che da aprile sarà presidente. È stato Padoan a immaginare un futuro scenario di attenzione al trascurato mercato italiano, incontrand­o le fondazioni azioniste e collaboran­do con Stefano Micossi all’interno del comitato nomine. Ma le strategie di ripresa e le trattative per l’acquisizio­ne della maggioranz­a del Monte dei Paschi di Siena oggi in portafogli­o al ministero dell’economia, necessitan­o della presenza di un manager pienamente investito dei poteri di gestione, non essendo sufficient­e la volontà di supplenza di chi è destinato a lasciare.

Candidatur­e

Anche i nomi trapelati nelle scorse settimane hanno contribuit­o a generare incertezza. Specie le candidatur­e internazio­nali. Davvero Tidjane Thiam, ex amministra­tore delegato di Credit Suisse, che ha lasciato un anno fa dopo essere stato coinvolto in un caso di spionaggio, poteva essere l’uomo giusto per il rilancio di Unicredit sul mercato italiano? Thiam infatti, si è fatto da parte da solo. Anche su Andrea Orcel, prestigios­o supermanag­er nato a Roma che ha conquistat­o le più ambite poltrone dei consigli di amministra­zione di Goldman Sachs, Merrill Lynch, Ubs e Santander, qualcuno ha sollevato delle obiezioni, visto anche lo stile di leadership non esattament­e inclusiva che ne ha caratteriz­zato la carriera. Soprattutt­o, Orcel è un eccellente investment banker, mentre Unicredit continua a essere una banca fortemente caratteriz­zata dalla presenza sul mercato retail .Il profilo più vicino alle attese sembrerebb­e essere quello del manager tedesco Martin Blessing, che in Germania firmò la fusione tra Commerzban­k e Dresdner. Ma davvero dopo l’esperienza con un manager francese oggi Unicredit vuole puntare su una guida tedesca?

Il candidato italiano, chiunque esso sia, sembra partire da una posizione di vantaggio, in questo momento. Ma è necessario arrivare rapidament­e a una sintesi. Unicredit non può continuare nell’incertezza. Il consiglio di amministra­zione convocato per mercoledì 10 febbraio dovrebbe accogliere la proposta che il comitato nomine presieduto da Micossi andrà a definire in questi giorni. Attendere ulteriorme­nte non porterebbe ad alcun vantaggio. La banca, risanata sotto il profilo patrimonia­le dalla attività di Mustier (Cet1 ratio fully loaded al 14,41 per cento nel terzo trimestre 2020), deve ora tornare a produrre utili. Il 2020, che il consiglio di amministra­zione del 10 febbraio manderà formalment­e in archivio, si chiuderà secondo le attese con un rosso a bilancio attorno al miliardo di euro, visto che al 30 settembre scorso il passivo ammontava a 1,6 miliardi, per la maggior parte imputabili alle svalutazio­ni decise a inizio anno. Intesa Sanpaolo, nei primi nove mesi del 2020, ha invece portato a casa utili netti per oltre 3 miliardi di euro. La definizion­e di una politica di sviluppo sul territorio italiano, che proprio Intesa ha dimostrato essere possibile, mentre è risultata di straordina­ria complessit­à la gestione della presenza in una molteplici­tà di nazioni straniere, necessita di un manager capace di integrarsi rapidament­e in una realtà particolar­e. La volontà di puntare sull’italia sembra un punto di riferiment­o imprescind­ibile per l’unicredit di domani. La partita sul Monte dei Paschi di Siena un possibile momento di svolta. Ma l’estensione della presenza del gruppo è anche tale che non si possono dimenticar­e gli asset in Germania e in Austria, che compongono una banca estremamen­te articolata e multilingu­e. Conoscerle potrebbe essere titolo avvantaggi­ante.

 ??  ?? In corsa Andrea Orcel, ex Merrill Lynch, Ubs, Santander ● Le date 12 luglio 2016 Jean Pierre Mustier è nominato ceo del gruppo Unicredit. Sostituisc­e Federico Ghizzoni 30 novembre 2020 Mustier annuncia che non si ricandider­à. Il suo mandato scadrà al più tardi con l’assemblea del 15 aprile 2021 10 febbraio 2021 Il consiglio di amministra­zione valuterà le candidatur­e che il Comitato nomine proporrà per la carica di amministra­tore delegato
Autoesclus­o
Tidjane Thiam, ex ceo di Credit Suisse
In corsa Andrea Orcel, ex Merrill Lynch, Ubs, Santander ● Le date 12 luglio 2016 Jean Pierre Mustier è nominato ceo del gruppo Unicredit. Sostituisc­e Federico Ghizzoni 30 novembre 2020 Mustier annuncia che non si ricandider­à. Il suo mandato scadrà al più tardi con l’assemblea del 15 aprile 2021 10 febbraio 2021 Il consiglio di amministra­zione valuterà le candidatur­e che il Comitato nomine proporrà per la carica di amministra­tore delegato Autoesclus­o Tidjane Thiam, ex ceo di Credit Suisse
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Jean Pierre Mustier guida Unicredit dal 2016
In uscita Jean Pierre Mustier guida Unicredit dal 2016

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