600 MILIONI PER L’ISOLA DEI FAMOSI DI TAMBURI
in club, in maniera diretta oppure attraverso i «club dei club» Asset Italia e Tipo. Ma un secondo round è stato rivolto a un’altra trentina di famiglie che avevano bussato alla porta. La selezione dei compagni di viaggio con destinazione Itaca alla fine ha disegnato una rosa che avrebbe come perimetro tra 30 e 40 sottoscrittori.
Vista l’abbondanza di richieste, è possibile che la partecipazione diretta della stessa Tip, quotata al segmento Star, si collochi nella fascia più alta della forchetta di intervento equity, fissata fin dall’inizio tra 50 e cento milioni. La piattaforma di sviluppo per le eccellenze dell’industria — da Moncler, Amplifon e Eataly a Interpump, Sesa e Prysmian — cresciute fino a diventare protagoniste in Piazza Affari, resta quindi la pietra angolare della nuova iniziativa. E parteciperanno al rischio con capitali personali tutti i promotori che hanno deciso di mettere a fattor comune le rispettive esperienze e il network per dare vita ad un interlocutore unico — Itaca equity — ben capitalizzato, capace di mobilitare risorse finanziarie rilevanti e in grado di intervenire con rapidità in situazioni complesse. Vale a dire che anche Iasi, Catapano e il resto del team saranno co-investitori in prima linea.
Meccanica, food e lusso
Forti di una dote di 600 milioni Itaca guarderà poi a manifattura, meccanica tech, abbigliamento, lusso e retail, food, industria innovativa e sostenibile. Aziende in mano ad imprenditori o a private equity, che oggi hanno troppi debiti. Oppure realtà che escono da ristrutturazioni bancarie. Però ogni azienda dovrà far vedere la luce dopo la